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Con i suoi 14 kmq di superficie e circa 40 km di perimetro è il bacino artificiale più grande d’Abruzzo. Nasce tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso dallo sbarramento del rio Fucino mediante la costruzione di tre dighe (Sella Pedicate, Rio Fucino e Poggio Cancelli) e il conseguente allagamento di un alveo ricco di torba grazie al quale si rifornivano di combustibile le industrie locali. Produce energia per circa cinque diverse centrali idroelettriche della valle del Vomano.
Per il suo valore paesaggistico e naturalistico è tutelato da una riserva naturale statale inserita integralmente all’interno del territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, a più di 1300 metri di altitudine, comprendendo i territori dei comuni di Campotosto (con le frazioni di Mascioni e Poggio Cancelli), Capitignano e L’Aquila. Presenta una caratteristica forma a V ed è circondato da una ricca e rigogliosa vegetazione con prati verdi e boschi di faggio e castagni che con l’avvicendarsi delle stagioni assumono mille sfumature di colori.
Circondato dalle vette appenniniche, lo specchio d’acqua rappresenta anche un paradiso per gli amanti del birdwatching in quanto l’ecosistema del parco favorisce la sosta di uccelli migratori come il raro e affascinante airone cenerino, il croccolone o il germano reale. Tra le principali specie ittiche attualmente presenti risultano il coregone, la trota fario, la trota iridea e la tinca.
Soprattutto durante la stagione estiva, ma non solo, è meta di sportivi e turisti amanti delle attività outdoor. Interamente pianeggiante e percorribile, il lungolago ben si presta ad essere percorso in bicicletta, a piedi o a cavallo, grazie anche all’inserimento di Campotosto nel percorso dell’Ippovia del Gran Sasso, 570 km di trekking interamente nel cuore verde d’Abruzzo, tra le più lunghe d’Europa. Essendo spesso sferzate dal vento, sulle acque del lago è possibile praticare windsurf e kitesurf oppure, quando le condizioni meteo lo consentono, rilassarsi pagaiando su tranquilli kayak.
La vicina strada statale 80 che collega il territorio aquilano con quello teramano grazie anche al suggestivo Passo delle Capannelle rappresenta un luogo iconico per ciclisti e motociclisti desiderosi di raggiungere le stazioni sciistiche di Campo Imperatore e Prati di Tivo. Dopo le evoluzioni in pista, si consiglia una visita ai produttori locali delle prelibate mortadelle di Campotosto – altrimenti conosciute come coglioni di mulo per via della forma e della stagionatura a coppia –, uno dei salumi più gustosi d’Abruzzo, tutelato dal marchio dei Presìdi Slow Food e caratterizzato dalla presenza di un lardello di grasso inserito nell’impasto di carne suina. Si prepara nel periodo invernale e messo a stagionare per almeno 2 mesi, pronte per essere consumate magari accompagnate da una bella fetta di pane casereccio.