Il Cammino di San Tommaso

La prima tappa attraversa la città di Roma partendo da Piazza San Pietro. Usciti dalle mura si prosegue sulla Via Appia Antica, attraversando l'omonima riserva naturale fino alla cittadina di Marino dove attraverso ville e affacci sui laghi di Albano e Nemi si arriverà prima a Castel Gandolfo, di fianco alla residenza papale e ai famosi Giardini, poi nella cittadina di Albano Laziale, punto di accesso al Parco del Castelli Romani.
Percorso di grande interesse storico e spirituale, prevalentemente su asfalto o basolato romano.

Lunghezza (in km): 29

Durata in ore: 10 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 3%

Dislivello: 710m

Difficoltà: media.

L'itinerario parte dalla città di Albano Laziale e costeggia il lago omonimo fino ad entrare sui sentieri del Parco regionale dei Castelli Romani. Si attraverserà interamente il parco passando per suggestivi boschi dove spesso si camminerà sullo stesso percorso della Via Francigena del sud, passando su antichi basolati e di fianco ad acquedotti di epoca romana. Raggiunta la città di Lariano si procede tra strade asfaltate secondarie e sterrate tra i campi fino ad arrivare al suggestivo borgo medievale di Artena, punto di fine tappa. Il percorso è di grande valenza naturalistica e storica, prevalentemente su sentieri e sterrate.

Lunghezza (in km): 27,5

Durata in ore: 9 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 5%

Dislivello: 960m

Difficoltà: media.

Questa tappa è caratterizzata dal passaggio in ambienti prettamente urbani, nei centri storici, su strade secondarie asfaltate e su sterrate che attraversano campi agricoli. Da Artena si procede verso Valmontone, il centro abitato più importante della zona. Attraverso una lunga sterrata si entra nell'antico centro storico di Cave, di grande interesse culturale.
Si procede poi in direzione Genazzano, punto di fine tappa, uno dei paesi più belli ed importanti della zona, sia da un punto di vista artistico che spirituale. Il suo borgo medievale, dominato dal Castello Colonna, racchiude perle architettoniche medievali come il Ninfeo Bramante e la Chiesa di Santa Croce ricca di affreschi. Dal punto di vista spirituale, di rilievo la presenza del Santuario della Madonna del Buon Consiglio.

Lunghezza (in km): 17

Durata in ore: 6 (a piedi) - 0,5 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 4%

Dislivello: 500m

Difficoltà: facile.

Dal borgo di Genazzano, attraverso il suggestivo ponte del Castello Colonna, si attraversa il grande giardino storico del castello che permette di uscire dalla città. Si prosegue verso Olevano Romano tra strade sterrate immerse in oliveti e vigneti fino a raggiungere la cittadina. Attraversati gli stretti e suggestivi vicoli di Olevano Romano si punta a Roiate, piccolo borgo racchiuso tra le basse montagne che precedono i Monti Simbruini. In questo tratto il Cammino di San Tommaso incrocia il Cammino A piedi con Benedetto e percorre per un breve tratto lo stesso percorso, per raggiungere poi il centro storico di Affile scendendo e risalendo ripidi pendii boscosi. L'itinerario finisce nella valle dell'Aniene dove si entrerà direttamente nel centro storico di Subiaco, uno dei borghi più belli ed importanti del Lazio, fortemente collegato alla figura di San Benedetto.

Lunghezza (in km): 24,5

Durata in ore: 8,30 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 8%

Dislivello: 1250m

Difficoltà: difficile.

Lasciato il centro storico di Subiaco il percorso si svilupperà tutto in salita su sentiero e carrareccia interamente tra boschi e radure all’interno del Parco regionale dei Monti Simbruini. Si attraverseranno anche due dei più importanti luoghi legati al culto di San Benedetto quali il Monastero di Santa Scolastica e il Santuario del Sacro Speco.

Lunghezza (in km): 10

Durata in ore: 5 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 10%

Dislivello: 1150m

Difficoltà: difficile.

Partenza dalla località sciistica di Monte Livata. Attraverso una faggeta si raggiunge località Campo dell’Osso da cui con comoda carrareccia si raggiunge la vetta più alta del Cammino di San Tommaso, ovvero il Monte Autore (1855 m) dal quale si gode di un panorama meraviglioso. Si prosegue su crinale fino a raggiungere il Santuario della Santissima Trinità ricavato nella roccia di un’imponente parete rocciosa. Si prosegue quindi in una fresca e bellissima faggeta fino alla località di villeggiatura Camporotondo di Cappadocia, primo comune abruzzese del cammino, in provincia dell'Aquila.

Lunghezza (in km): 22

Durata in ore: 7 (a piedi) - 2 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 8%

Dislivello: 1300m

Difficoltà: media.

Partenza dalla località turistica di Camporotondo dalla quale mediante una discesa in comoda faggeta si raggiunge il comune di Cappadocia. Si prosegue su ampia e comoda carrareccia sino ad arrivare a Verrecchie, graziosa frazione del comune di Cappadocia. Attraversato l’abitato si imbocca un sentiero che condurrà in un’altra località residenziale turistica chiamata Piccola Svizzera. Superato il laghetto di pesca sportiva si risale la valle fino a raggiungere uno dei borghi più belli dell’intero cammino, Tagliacozzo, dove termina la tappa.

Lunghezza (in km): 12

Durata in ore: 4 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 4%

Dislivello: 320m

Difficoltà: facile.

Partenza dal comune di Tagliacozzo dove attraverso un primo tratto di percorso asfaltato che poi diviene sterrato si raggiunge la frazione Sorbo. Dal piccolo centro abitato si percorre quella che un tempo era la Via Tiburtina Valeria fino a raggiungere Scurcola Marsicana con il suo bel castello e centro storico ben conservato. Da qui si raggiunge con una comoda sterrata la cittadina di Magliano de' Marsi superata la quale, attraverso una comoda e panoramica sterrata dominata dal massiccio del Monte Velino, si raggiunge Massa D’Albe dove termina la tappa. Consigliata una visita al sito archeologico di Alba Fucens distante 4 km da Massa D’Albe e raggiungibile comodamente con mezzi pubblici.

Lunghezza (in km): 18

Durata in ore: 6 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 3%

Dislivello: 510m

Difficoltà: facile.

Partenza dal comune di Massa D’Albe dal quale attraverso un suggestivo ma scomodo sentiero si raggiunge la frazione di Forme. Si prosegue su sterrata fino al valico Capo la Maina dove è presente una fresca fontana, e si prosegue su carrareccia fino a raggiungere la nota località sciistica del comune di Ovindoli Campagnolo – Monte Magnola. Superato la zona residenziale turistica si attraversa l’Altopiano delle Rocche mediante una lunga pista ciclopedonale che condurrà direttamente, dopo aver attraversato la frazione di Rovere, a Rocca di Mezzo dove termina la tappa.

Lunghezza (in km): 24

Durata in ore: 8 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 7%

Dislivello: 1000m

Difficoltà: media.

Partenza dal comune di Rocca di Mezzo dal quale attraverso una pista ciclabile si raggiunge la frazione Terranera. Superato l’abitato si imbocca una comoda carrareccia che conduce fino alle Pagliare di Fontecchio, antico e caratteristico borgo in pietra usato in passato dai contadini ed oggi in parte recuperato. Con una deviazione è possibile visitare anche le Pagliare di Tione degli Abruzzi ancor meglio conservate e posizionate in suggestiva posizione dalla quale poter godere di un bellissimo panorama sul vertiginoso paretone roccioso del Monte Sirente. Dalle Pagliare di Tione si imbocca un sentiero in ripida discesa che condurrà alla base della valle dell’Aterno. Guadato il fiume mediante un bellissimo ponte medievale si raggiunge il centro storico di Fontecchio dove termina la tappa.

Lunghezza (in km): 16

Durata in ore: 5 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 6%

Dislivello: 300m

Difficoltà: media.

Partenza dal comune di Fontecchio dal quale mediante un lungo sentiero si valica la montagna per entrare nel centro storico della piccola frazione di Bominaco dove è d’obbligo una piccola sosta per visitare l’Oratorio di San Pellegrino, definita la Cappella Sistina d’Abruzzo e alla soprastante chiesa di Santa Maria Assunta. Superato l’abitato di Bominaco si attraversa il grazioso centro storico di Caporciano per incrociare a valle l’antico tratturo Cinturelle – Montesecco da cui risalire verso Civitaretenga, frazione di Navelli, paese del famoso Zafferano dell'Aquila DOP. Superato il piccolo abitato e una grande cava, tramite una lunga carrareccia si giungerà a Capestrano dove termina la tappa.

Lunghezza (in km): 23,5

Durata in ore: 8 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 7%

Dislivello: 810m

Difficoltà: media.

Partenza da Capestrano dove attraversando il centro storico e superata la sorgente del fiume Tirino a valle si raggiunge il Lago di Capodacqua dove fare rifornimento di acqua fresca prima del ripido sentiero in salita che conduce al valico Forca di Penne che immette in provincia di Pescara. Consigliata la visita ai resti della torre medievale e una sosta per degustare gli arrosticini abruzzesi, tipici della zona. Attraverso una lunga e panoramica sterrata in discesa si giungerà a Pescosansonesco, fine della tappa, dove risiede un importante luogo di culto come il Santuario di San Nunzio Sulprizio.

Lunghezza (in km): 16

Durata in ore: 5,30 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 8%

Dislivello: 870m

Difficoltà: media.

Partenza da Pescosansonesco, scendendo dal paese prima su asfaltata poi su sterrata si raggiunge il fondovalle dal quale tramite comoda carrareccia si raggiunge la cittadina di Torre de Passeri. Dopo aver visitato l’Abbazia di San Clemente a Casauria si procede seguendo l’acquedotto alternando strada sterrata ad asfaltata. Raggiunto l’abitato di Scafa si risale tramite una ciclabile fino alle turchesi sorgenti del fiume Lavino che dovrà essere guadato per raggiungere il Santuario del Volto Santo di Manoppello, fine della tappa, attraverso l’alternarsi di strada asfaltata e sterrata.

Lunghezza (in km): 23,5

Durata in ore: 7 (a piedi) - 2 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 4%

Dislivello: 590m

Difficoltà: media.

Partenza dal Santuario del Volto Santo di Manoppello da cui attraverso una sterrata prima, sentiero poi e infine asfalto si raggiunge l’Abbazia di San Liberatore a Majella, che merita assolutamente una visita. Attraversata la fresca e pittoresca valle dell’Alento la si risale con un impervio sentiero fino alla torre del Polegro da dove è possibile ammirare un vertiginoso panorama sulla provincia di Chieti. Dalla torre si prosegue su comoda carrareccia fino a Pretoro dove oltrepassato il centro storico si scende nella valle del Foro caratterizzata da mulini ricavati dalla roccia. Si procede quindi verso il comune di Rapino dal quale tramite una carrareccia prima e ripida salita finale asfaltata poi si giunge nella cittadina di San Martino sulla Marrucina dove termina la tappa.

Lunghezza (in km): 21,5

Durata in ore: 7,30 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 8%

Dislivello: 1060m

Difficoltà: media.

Partenza dal San Martino sulla Marrucina dal quale si raggiunge la valle sottostante mediante una ripida discesa asfaltata. Si risale il colle opposto mediante altra ripida salita asfaltata arrivando nel comune di Filetto superato il quale si procede in direzione Convento della S.S. Annunziata che domina l’omonima valle. Dal convento inizia una lunga e comoda carrareccia che condurrà nei pressi dell’abitato di Canosa Sannita superato il quale attraverso una sterrata prima e asfalto poi si raggiunge il Castello Ducale di Crecchio dove termina la tappa.

Lunghezza (in km): 18,5

Durata in ore: 6 (a piedi) - 1 (con mezzi pubblici)

Dislivello obliquo/pendenza: 5%

Dislivello: 650m

Difficoltà: media.

Partenza dal centro storico di Crecchio dove attraverso una sterrata si scende nella valle fino a raggiungere la località Parco dei Mulini. Si risale la valle con breve ma ripido sentiero e attraverso una comoda strada sterrata tra i vigneti si raggiunge la Fontana del Vino dove si potrà assaggiare un buon calice di Montepulciano d'Abruzzo prima di ripartire per l’ultimo tratto del cammino. Si procede su strada asfaltata tra vigneti fino a raggiungere il monumento del carrarmato canadese all’ingresso dell’abitato di Ortona dal quale in breve tempo si raggiungerà la Basilica di San Tommaso Apostolo. Qui, nella cripta, all’interno di un dorato sarcofago sono custodite le reliquie del santo apostolo. Dopo la visita alla basilica si consiglia di procedere ancora qualche altro centinaio di metri per visitare il Castello Aragonese posto in panoramica posizione affacciato sul mare Adriatico. Termina qui il Cammino di San Tommaso.