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Il Cammino Grande di Celestino congiunge L’Aquila e Ortona (CH), dal cuore dell'Abruzzo fino al mare.
Il Cammino ripercorre il viaggio compiuto nel Luglio 1294 dall’eremita della Maiella Pietro Angelerio, che dall’eremo del Morrone raggiunse l’Aquila per essere incoronato Papa con il nome di Celestino V e attraversa alcuni dei luoghi storici più significativi tra i quali la Basilica di Collemaggio, le grotte di Stiffe, la torre dell'orologio di Fontecchio, il borgo fortificato di Beffi, il sito archeologico di Corfinio, le valli del fiume Aterno.
Lo storico Cammino di Celestino diventa parte di un grande tracciato che congiunge i luoghi del Papa eremita e che entro il Giubileo del 2025 collegherà Roma a Vieste.
Il 22 giugno 2022, nella bellissima chiesa di Santo Spirito nella Badia Morronese è stato ufficialmente comunicata la piena operatività delle nuove tappe che andranno dall’Aquila a Sulmona e da Serramonacesca a Ortona. 225 km circa che uniscono il cuore della Regione al mare Adriatico toccando luoghi straordinari: dalla Basilica di Collemaggio lungo la Valle dell’Aterno, tra paesi medievali e siti archeologici, fino alla Valle Peligna e alla Maiella; da qui tra gli eremi e i santuari della Montagna Madre fino al mare a Ortona.
Dalla Basilica di Collemaggio di L’Aquila si raggiunge Sulmona per la valle dell’Aterno toccando gli abitati di Stiffe, Campana, Fontecchio, Beffi, Castelvecchio Subequo e Raiano. Raggiunta la Conca Peligna il Cammino prosegue per l’itinerario “originario” sulla Maiella, mentre gli ultimi tre giorni coincidono con i passi del Cammino di San Tommaso fino alla Cattedrale dell’apostolo a Ortona e al mare.
Il tracciato originario toccava i soli eremi rupestri della Maiella e del Morrone (90 km), abitati da Pietro da Morrone. Secondo la storiografia recente l'Abruzzo fu una delle prime regioni a ricevere il messaggio cristiano, grazie alla sua vicinanza con Roma. Le montagne impervie della nostra regione hanno rappresentato, nel corso dei secoli, un luogo adatto alla vita anacoretica e alla meditazione, tanto che in tutto l'Abruzzo si contano quasi cento eremi. Ancor oggi donano al visitatore il ricordo della magia e della sacralità che li hanno caratterizzati nel corso del tempo. Tra le figure di Santi eremiti che hanno abitato questi luoghi, la più emblematica è sicuramente quella di Pietro Angelerio, nato ad Isernia nel 1215, conosciuto come Fra Pietro dal Morrone, divenuto successivamente Papa con il nome di Celestino V e noto per il suo rifiuto al pontificato dopo solo pochi mesi.
L'itinerario originario che nacque nel 2018 per volontà del Parco Nazionale della Majella per far conoscere al mondo il suo patrimonio di eremi rupestri, si percorre in 6 giorni ed è suddiviso in 6 tappe con due varianti, interamente a piedi sulla Rete Sentieristica Ufficiale del Parco, con pochissimi tratti su strade sterrate o asfaltate, ricalcando i sentieri che percorsi da Celestino V. Lungo il percorso si visitano sette eremi rupestri, due abbazie, un sito tombe rupestri, 2 siti archeologici e 10 comuni: Sulmona, Pacentro, Roccacaramanico, Caramanico, Decontra, Roccamorice, Abbateggio, Lettomanoppello, Manoppello e Serramonacesca. La partenza avviene alla Badia Celestiniana di Sulmona e dopo aver toccato Pacentro, Roccacaramanico, Caramanico Terme, Roccamorice e Lettomanoppello si conclude all'Abbazia di S. Liberatore a Maiella nel comune di Serramonacesca.
Il tracciato del “Cammino Grande di Celestino” con un grande tracciato che volgerà il suo sguardo a Collemaggio dell’Aquila dove Pietro fu incoronato e al collegamento con la Via Francigena che con molta probabilità l’eremita utilizzò per raggiungere nel 1273 il Concilio di Lione II in Francia per chiedere il riconoscimento del suo ordine per arrivare nel tempo, fino a Vieste dove Pietro dimessosi da Papà e inseguito dagli uomini del Papa Bonifacio VIII intendeva imbarcarsi per la Dalmazia. Un percorso che tocca attraverso un medesimo itinerario tre riconoscimenti UNESCO come Global Geopark Maiella, la Perdonanza Celestiniana e la Transumanza.