Tra i luoghi sacri della Valle Peligna
Da Sulmona si raggiunge la frazione Badia e poi il belvedere alle pendici del Morrone, dove sorgono un punto ristoro e un’area picnic. Dal belvedere affacciato sulla valle Peligna, si può scegliere di salire all’eremo di S. Onofrio, oppure di scendere al sito archeologico del Santuario di Ercole Curino (Itinerario 14 del Parco). In circa 20 minuti si sale all’eremo, inerpicandosi su scalini scavati a zig zag nella roccia. Paragonato a un nido d’aquila che domina la valle, l’eremo celestiniano sembra davvero gareggiare, per audacia costruttiva, con i rapaci che popolano le pareti del Morrone.
La chiesa ha un impianto rettangolare ad aula con soffitto ligneo quattrocentesco. All’interno vi sono due affreschi del XV sec. raffiguranti il Cristo Re e San Giovanni Battista, un piccolo oratorio con affreschi del ‘200 e le cellette usate da Pietro da Morrone (Papa Celestino V) e dal Beato Roberto da Salle. Al di sotto della chiesa vi è la Grotta di Pietro che presenta intatta, sul fondo, l’impronta nella roccia in cui Pietro era solito coricarsi. Per scendere al Santuario: dal piazzale, seguendo la segnaletica, si scende per circa 500 m per il sentiero all’ombra di pini e cipressi fino ad arrivare al pianoro che ospita le rovine monumentali del Santuario di Ercole Curino, divinità italica protettrice delle greggi, che sorgeva sul tratturo per Foggia.
Ricco di stucchi policromi e pavimenti a mosaico di tipo ellenistico, ha restituito reperti di pregio tra i quali due statue di Ercole, una in bronzo e una marmorea.
Classificazione: Escursionistico
Dislivello: 141 m
Lunghezza Km: 570 m
Durata: 0.30 h
Praticabile in: Autunno Primavera Estate
Punto di Partenza: Sulmona, via Badia, parcheggio Santuario di Ercole Curino
Punto di Arrivo: Sulmona, via Badia, parcheggio Santuario di Ercole Curino
Mappa 25.pdf
Coordinate GPX: 25a.gpx