Beschreibung
“...tuttavia era orgoglioso, e persino presuntuoso. Nick Molise era convinto che ogni mattone che aveva posto, ogni pietra che aveva modellato [...] appartenessero alla posterità"
Nel romanzo La Confraternita del Chianti, l’Abruzzo è raccontato attraverso Nick Molise, alter ego di Nick Fante, il padre di John: “... un montanaro venuto dall’Abruzzo, un nasone dalle mani grosse, basso, largo come una porta, nato in una parte dell’Italia in cui la miseria era spettacolare quanto i ghiacciai circostanti".
Nasceva l'8 aprile del 1909 a Denver John Fante, scrittore e sceneggiatore, un genio, riscoperto solo dopo la sua morte, considerato dagli americani un WOP, "WithOut Passport", ovvero nato negli Stati Uniti, ma non un vero e proprio statunitense perché troppo marcata era l'impronta delle origini del figlio di un muratore emigrato in America.
A 20 anni la passione insopprimibile di diventare uno scrittore lo avrebbe portato in California, dove iniziò a pubblicare i primi racconti affrontando i più umili mestieri come il lavapiatti per mantenersi a Los Angeles, città che nel 2010 intitolerà una piazza, la John Fante Square ad uno degli scrittori americani più importanti della sua generazione.
Nella prefazione di Aspetta primavera, Bandini, così lo racconta Niccolò Ammaniti “La prima volta che ho letto John Fante avevo 17 anni e mi piacque subito. Le sue storie erano fatte di cuore e stomaco. Attaccavi a leggere e ti scordavi di tutto... le sue storie parlano in realtà di tutti quelli che hanno combattuto una battaglia per ottenere qualcosa di meglio dalla vita. ..Forse era ossessionato dalla sua famiglia, ma lì dentro trovava la chiave per raccontarci anche la nostra vita, non solo la sua.”
L'Abruzzo rende onore a John Fante con il Festival a lui dedicato a Torricella Peligna, un appuntamento atteso da molti che promuove non solo la conoscenza del grande scrittore e sceneggiatore, ma anche il patrimonio culturale, paesaggistico, enogastronomico dell'entroterra abruzzese. Scrittori, giornalisti, critici, registi, grafici, artisti di fama nazionale partecipano ogni anno al Festival rendendo l'appuntamento sempre più atteso. All'interno del Festival si inserisce un concorso letterario, rivolto in particolare agli scrittori esordienti nel panorama nazionale, ispirato ad Arturo Bandini, protagonista degli scritti di John Fante, aspirante scrittore di origini italiane che tenta di farsi strada nella Los Angeles degli anni Trenta.
Dal 22 al 25 agosto, torna a Torricella Peligna in Abruzzo, la XIX edizione del John Fante Festival “Il dio di mio padre”, diretto da Giovanna Di Lello. ll tema di quest’anno è Radici e ritorni.
Tra gli ospiti di questa edizione: i figli del grande scrittore Victoria e Jim Fante, che apriranno il Festival, lo scrittore italoargentino Mempo Giardinelli, l’antropologo Vito Teti, lo scrittore finalista al Premio Strega 2024 Dario Voltolini, lo scrittore uruguaiano Felipe Polleri, la giornalista Maria Latella, il giornalista Peter Gomez, il giornalista e scrittore Lucio Luca, la scrittrice Dacia Maraini, alla quale va il Premio John Fante alla carriera Vini Contesa 2024, il giornalista Carlo Paris, l’attore Domenico Galasso, il cantautore Setak (Targa Tenco 2024 per il miglior album in dialetto), il critico musicale Paolo Talanca e la cantautrice Andrea Mirò, lo scrittore Alessio Romano, lo scrittore e giornalista Daniele Astolfi, la dialettologa Daniela D’Alimonte, il contastorie Marcello Sacerdote, la scrittrice Valentina Di Cesare.