Panoramica
Non lasciatevi ingannare dall’aspetto moderno e giovane di questo delizioso centro balneare in provincia di Chieti, meta ideale per le famiglie che cercano spiagge tranquille e lidi attrezzati, per i giovani che amano le attività sportive e la vita notturna, e per quanti desiderano una vacanza in relax con tutti i servizi a portata di mano.
Vi sveliamo un segreto (che forse in pochissimi conoscono): il centro rivierasco ha origini antichissime, come dimostrano i ritrovamenti archeologici di epoca preistorica, italica e romana. Il primo nucleo abitativo stabile risale al periodo longobardo, quando una comunità affrancata dai vincoli feudali - da cui il nome Francavilla - vi si stabilì e ne tracciò l’impianto urbanistico tipico medievale “a spina di pesce”.
Ma la storia di Francavilla al Mare non finisce qui: a fine Ottocento, divenne punto di riferimento per la cultura italiana e internazionale grazie alla poliedrica ed eclettica figura di Francesco Paolo Michetti e al suo “Cenacolo”. Centro di ritrovo e di incontro per intellettuali e artisti, il complesso edilizio noto con il nome di Convento Michetti fu acquistato nel 1885 dal pittore per farne la propria abitazione e studio. È costituito dalla Chiesa di Santa Maria del Gesù, sorta nel Quattrocento, ma rimaneggiata nel Settecento, e dal piccolo convento adiacente dei Francescani Osservanti, adagiato su una verde collina che guarda il mare. Nelle sue sale ebbe la sua massima espressione la cultura dell’epoca e della quale fecero parte artisti di altissimo livello quali Gabriele d’Annunzio, che qui scrisse “Il Piacere”, Matilde Serao, Edoardo Scarfoglio, il musicista Francesco Paolo Tosti, lo scultore Costantino Barbella e tanti altri. Piccola curiosità: Michetti utilizzava come studio tutto il piano terra del Convento, compreso il Chiostro del quale sfruttava l'altezza per le sue monumentali tele.
A Francesco Paolo Michetti è stato, inoltre, dedicato il Museo Michetti, inaugurato nel 1997 nei locali dello storico Palazzo San Domenico, ex sede comunale della città alta.
Ritrovamenti preistorici, romani, insediamenti longobardi tipici medievali, un importante ruolo nella società dell’800 … ancora non è sufficiente?
Allora proseguite la vostra passeggiata, arrivando al centro del Paese Alto, dove troverete il cuore pulsante della città: la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Ricostruita nel 1948 su disegno dell’Architetto Ludovico Quaroni, con fregi e ornamenti in cotto, maiolica e pietra dei maestri Andrea e Pietro Cascella, vi si conservano numerosi arredi sacri, tra cui un rilevante ostensorio del 1413, prima opera certa di Nicola da Guardiagrele.
Continuando a camminare sul lungomare, nella zona centrale della città, potrete apprezzare il Palazzo Sirena, l'emblema della vocazione turistico-balneare di Francavilla al Mare. Inaugurato nel 1888 con una grande festa da ballo, ne scrisse la cronaca per "La Tribuna" di Roma lo stesso d'Annunzio. Il primo edificio della Sirena, progettato da Antonino Liberi, in stile floreale liberty, fu raso al suolo dalle mine dei guastatori tedeschi nel 1943. Ricostruito nel dopoguerra su disegno di Vittorio Ricci, è stato ampliato alla fine del Novecento su progetto di Mosè Ricci.
Per concludere la vostra passeggiata, proprio di fronte al Palazzo Sirena, dal lato del mare, troverete il Pontile, da cui poter osservare l’orizzonte comodamente seduti e cullati dal suono delle onde.
A Francavilla potrete gustare piatti tipici a base di pesce come il "brodetto" o le seppie ripiene accompagnate da un vino Trebbiano o Pecorino d’Abruzzo. Tra i dolci, non si possono non menzionare la cicerchiata, tipica del periodo del Carnevale, e il Parrozzo d’Abruzzo.