Descrizione
Unico caso italiano, va al restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio il prestigioso European Heritage Awards. Il riconoscimento è stato assegnato nella categoria “Conservazione” dalla Commissione Europea e da Europa Nostra. Un rifacimento che – come precisato nelle motivazioni della giuria – «rappresenta pienamente la rinascita della città», in cui «il senso profondo di spiritualità e la partecipazione della comunità al progetto devono essere considerati come parte integrante dell’impresa».
Interamente curato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e cratere, sia per la progettazione sia per la direzione dei lavori (affidata all’architetto Antonello Garofalo ed alla storica dell’arte Biancamaria Colasacco), l’intervento ha interessato un luogo simbolo della città, devastato dal sisma 2009, con complesse lavorazioni di consolidamento, ricostruzione e restauro concluse in soli due anni.
Le approfondite fasi di indagini preliminari, di studio e di elaborazione progettuale, fondate sul costante confronto metodologico e disciplinare, seguite dall’intensa fase di attuazione della ricostruzione e del restauro, hanno prodotto un esempio unico di rigore scientifico e operativo che rappresenta, allo stesso tempo, un singolare e positivo esperimento di cooperazione istituzionale. Il percorso condotto ha visto infatti un costante dialogo tra il MiBACT, la Diocesi e il Comune dell’Aquila, che nel 2013 aveva siglato con Eni SpA l’accordo di sponsorship. Un aspetto essenziale sottolineato anche nella motivazione del Premio, in cui si evidenzia il fatto che «il progetto si impone come paradigma di buona pratica da seguire nella conservazione di siti gravemente danneggiati in tutto il mondo».
«A due anni di distanza dalla cerimonia di riapertura – dichiara Dario Franceschini, ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo –, questo premio europeo conferma ancora una volta le grandissime competenze del nostro paese in materia di tutela. Un motivo di orgoglio e un importante riconoscimento per tutti coloro che hanno lavorato duramente e silenziosamente in questi anni per restituire all’intera comunità un importante simbolo identitario. A loro va il mio personale ringraziamento».
Il dossier di candidatura predisposto dalla Soprintendenza ha voluto evidenziare non solo la qualità del progetto, del processo e della realizzazione ma anche il complesso e più ampio scenario in cui l’intervento si colloca: quello della ricostruzione post sisma che impegna la città dal 2009. «Questo importante riconoscimento è il premio a un lavoro corale, ad una sfida difficile vinta grazie all’impegno di molti, che ha restituito alla città il suo simbolo di arte e di fede. Una tappa fondamentale del recupero di tutto il patrimonio culturale cittadino – afferma la soprintendente Alessandra Vittorini – che, giorno dopo giorno, va ricomponendo la sua immagine in un quadro straordinario e sorprendente».
«Dopo la recente iscrizione della Perdonanza Celestiniana nella lista del patrimonio immateriale UNESCO – conclude – oggi il recupero della Basilica, casa della Perdonanza da oltre sette secoli, viene riconosciuto come un esempio europeo di buona pratica; un restauro scientifico e rigoroso, capace di costruire coesione e appartenenza della comunità, elemento trainante della rinascita post sisma. È a tutti i protagonisti di questo straordinario percorso di ricostruzione – della Basilica, ma anche dell’intera città – che dedichiamo questo premio».
E da oggi tutti potranno sostenere la candidatura della Basilica di Collemaggio al Public Choice Award attraverso la votazione online tra tutti i 21 premiati nelle varie sezioni.