Capitignano
Dove si trova: Capitignano (AQ) sorge a 916 metri di altezza sul margine orientale della Conca di Montereale. E' composto da numerose frazioni le cui localizzazioni sono state condizionate dalla presenza di sorgenti e corsi d'acqua.
Perché visitarlo: presenta notevoli ed interessanti testimonianze architettoniche del passato. Il territorio comunale, quasi interamente compreso nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, offre numerose possibilità di sentieri per il trekking a cavallo e percorsi per mountain bike.
Cosa vedere:
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Chiesa parrocchiale di San Flaviano: medievale, dopo il terremoto del 1703 subì notevoli interventi strutturali. Lo spazio interno è costituito da tre navate. Nella zona presbiteriale si aprono le cappelle dedicate a Sant’Agata, S. Antonio Abate e S. Giuseppe;
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Chiesa di San Domenico: risale al 1579, anche se ha subìto rifacimenti dopo il terremoto del 1703. La chiesa mostra un aspetto barocco. Sul portale d'ingresso si trova lo stemma dei Conti Ricci di Capitignano. L'interno a navata unica è neoclassico;
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Santuario della Madonna degli Angeli: importantissimo luogo di culto della zona. Il primo giorno d'estate, qui si celebra la ricorrenza di un fatto miracoloso rivelatosi il 21 Giugno 1657. La storia narra di una pastorella sordomuta che nel far ritorno dai campi, fu sorpresa da una tempesta di eccezionale violenza. Ricoveratasi sotto alla tettoia dell'edicola raffigurante l'immagine della Madonna col Bambino, la ragazza vide stillare delle lacrime di sangue dagli occhi della sacra effige. Per onorare l'evento intorno al 1700, in quel luogo fu innalzato il Santuario che oggi si distingue per la sobria architettura a navata unica;
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Palazzo Ricci: di gusto neoclassico è la massima espressione architettonica dell’area.Voluto dai Conti Ricci, subì nel tempo ampliamenti e rifacimenti. Nell'Ottocento vi dimorò anche lo scrittore inglese Edward Lear che compì un viaggio in Abruzzo.
Cosa mangiare: i ceci (dialettalmente “li cici”) di Capitignano, una varietà rara, viene consumato in zuppa e in insalata. In passato era impiegato anche per la produzione di farine per purè e crocchette. La pastinaca sativa L. (dialettalmente “bastinaca” o “bastonaca”), è un ortaggio di cui si consuma la radice cotta, molto simile alla carota: l’antica varietà si è conservata a Capitignano perché tradizionalmente considerata una delle sette pietanze fondamentali del cenone della vigilia di Natale. La tradizione culinaria è ricchissima anche di paste fatte in casa, di piatti a base di carne come gli arrostini, di formaggi, salumi, insaccati, dolci rigorosamente fatti in casa, e degli immancabili amari e liquori di montagna.
(magda 24/04/2020)
foto: Lasacrasillaba / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)
Provincia: L'Aquila
CAP: 67014
Prefisso: 0862
Altitudine: 916m
POSIZIONE GEOGRAFICA