Destinazione

Abbazia di Santa Maria d'Arabona - Manoppello (PE)

La testimonianza più preziosa di architettura cistercense in Abruzzo

Data:
Tempo di lettura:

2 min

Argomenti
  • Chiese
  • Abbazie
Regione Abruzzo

Panoramica

Descrizione lunga

L'abbazia cistercense di Santa Maria Arabona venne, con tutta probabilità, fondata per una donazione nel 1197 e costruita nel 1208 dai monaci cistercensi sul luogo dove esisteva un tempio pagano della “Dea Orbona” o sull'ara “Deae Bonae”. 

Alla fine del Cinquecento si stanziano i francescani che rimarranno fino alla fine del Settecento. Successivamente passerà alla famiglia Zambra di Chieti fino al 1968 e poi alla diocesi teatina. Gli elementi architettonici permettono di suddividere la fabbrica in una fase diretta da maestranze francesi e un'altra da locali.

L’interno a tre navate è caratterizzato da pilastri, arcate e volte ogivali. L’abside conserva begli affreschi sulla parete fondale: Santa Elisabetta, il Crocifisso, la Vergine col Bambino che ha in braccio un cagnolino, opera di Antonio de Adria (di Atri) importante pittore abruzzese della seconda metà del Trecento e primi del Quattrocento, del 1373. La calda luce che penetra, grazie alla riapertura del grande rosone e delle monofore del presbiterio, illumina le due opere scultoree duecentesche: il tabernacolo in pietra e rilievi floreali, sorretto da due colonne e l'alto cero pasquale (sei metri) con motivi vegetali, animali e colonne tortili. Il complesso abbaziale di Santa Maria Arabona, nonostante sia solo parzialmente compiuto e abbia subito diverse trasformazioni, rimane la testimonianza più preziosa di architettura cistercense in Abruzzo e restituisce il suggestivo rigore della spazialità gotica.

Etichetta

  • Abbazia
  • Chiesa
  • Luoghi della fede

Posizione della Destinazione

Geolocalizzazione

42.302106450982, 14.06224315

Ultimo aggiornamento

23/04/2024, 15:21

Pubblicato da Laura Toppeta