Panoramica
Camminate, pedalate, pagaiate, cavalcate. Qualunque sia il vostro mezzo di locomozione, usatelo con energia: è la chiave per “appartenere” al territorio di Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara.
Immerso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga a 344 metri d’altezza, il paese vi propone un soggiorno all’insegna dello sport, dell’avventura, dell’escursionismo, invitandovi alla conoscenza del suo “abitante” più celebre: il Tirino, uno dei fiume più puliti d’Europa.
Potete seguire il suo corso e scoprire il territorio circostante in base alle vostre attitudini: a piedi o in mountain-bike, su uno dei numerosi sentieri ciclabili predisposti dal parco, per cogliere tutti i profumi e i colori della natura, oppure in canoa o in kajak, magari accompagnati da una guida esperta che vi racconterà la storia del fiume dalle gelide e cristalline acque e alimentato quasi esclusivamente da sorgenti sotterranee.
Imbarcatevi in località San Martino, ai piedi del borgo, e subito vi salterà agli occhi il colore dell’acqua verde smeraldo, che spicca rispetto a tutti gli altri colori circostanti: grazie alla sua trasparenza, i raggi del sole riescono a penetrare sotto il pelo dell’acqua dando il via alla proliferazione della vegetazione sommersa.
Ogni pagaiata vi mette in contatto diretto con il Tirino, di cui diventate parte, tra sedani di fiume, cannucce e trote, unica specie ittica del rio, che si può pescare secondo le regole della pesca no kill.
In sella potete visitare i centri storici dei borghi della Valle del Tirino, in cui è stato ritrovato il Guerriero di Capestrano, simbolo dell’Abruzzo nel mondo, come Capestrano e Ofena e, se siete più allenati, potete spingervi fino ai cosiddetti Distretti della Baronia: Navelli, Calascio, Castelvecchio Calvisio, Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte.
Potete scegliere di percorrere la Valle del Tirino anche a cavallo, nei sentieri dedicati, e persino in carrozza, con passeggiate (solo su prenotazione) organizzate da un’ora fino ad un’intera giornata, personalizzabili e in totale sicurezza sia per principianti che esperti.
Rientrati alla base, osservate il monumento più rappresentativo del borgo, il Castello, adibito a residenza privata. Costruito nel 1100, presenta possenti muraglie, una torre merlata e finestre medioevali e rinascimentali.
Dopo una visitina alla chiesa barocca di San Biagio, andate a vedere la chiesa di Santa Maria di Cartignano che si trova sulla strada che costeggia Bussi. Si tratta di una “chiesa tratturale”, di quelle edificate sui sentieri delle transumanze – ovvero “tratturi” – su cui i pastori si muovevano con le greggi tra Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia.
La fine di una giornata memorabile la affidate a qualche piatto locale, come i calcioni, la frittata al basilico, le patate ‘mporchettate, gli spumini, la tortiera di patate, le ciambelle di San Biagio. In attesa di ricominciare l’avventura.