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Destinazione

Canistro

Un borgo salutare tutto da bere e da respirare

Data:
Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Comuni d’Abruzzo
  • Località montane
Canistro, Ph. Marica Massaro CC BY-SA 4.0

Panoramica

Descrizione lunga

Cercate una località al di fuori dei circuiti turistici più battuti, che possa regalarvi benessere, relax e buona cucina? Canistro, in provincia dell’Aquila, fa al caso vostro.
Bella l’etimologia del suo nome, che ci piace pensare derivi dal termine “canistri”, i recipienti di vimini una volta realizzati in paese e largamente esportati: nell’immaginario collettivo di solito contengono cose buone, da mangiare, da bere. 
Canistro, infatti, è tutta da bere.

Il borgo, diviso in due abitati - Canistro inferiore e superiore - a un’altitudine di 554 metri nei pressi dei monti Simbruini, è noto per le sue acque oligominerali, alimentate dalla sorgente Santa Croce, che sgorga a 750 metri di altitudine: una fortuna preziosa come l’oro, già conosciuta per le sue proprietà benefiche ai tempi dei Romani, come dimostrano alcuni reperti rinvenuti nella zona di Capistrello (comune confinante con Canistro), in particolare anfore con immagini di Igea, dea della salute. 

Nelle numerose fontane pubbliche distribuite nel paese potete dissetarvi a piacimento, riempendo la vostra borraccia o facendo un po’ di scorta da riportare a casa. 
Ne vale la pena perché si tratta di un “elisir di lunga vita”, leggero e povero di sodio e di nitrato, che alimenta anche tutte le abitazioni del centro, per la gioia dei suoi abitanti.
Ma oltre alla sua benefica acqua, Canistro è un paese con un’aria finissima, tutta da respirare: fa infatti parte dei cosiddetti “borghi del respiro”, in cui sono rispettati gli standard normativi definiti dall’Agenda 2030, con particolare riguardo alla tutela della salute respiratoria.

Esplorate con i polmoni pieni di ossigeno il Parco La Sponga immerso per circa 20 ettari nel verde della catena montuosa dei Simbruini, in corrispondenza della sorgente Sant’Antonio, che scivola da mille metri lungo le rocce terminando la sua corsa nel fiume Liri, il più lungo corso d’acqua d’Abruzzo, che attraversa la Valle Roveto: un luogo magico fatto di maestose foreste in cui nel Medioevo i monaci innalzarono eremi e chiese rurali, ancora oggi esistenti. 

Nel parco potete trascorrere una giornata di benessere e di relax, grazie alle aree picnic attrezzate con tavoli e barbecue, oppure organizzare qualche escursione, a piedi o in e-bike, sulla rete sentieristica comunale con più di 50 km di percorsi. Tra questi, il “Sentiero delle cinque fonti e della castagna”, da percorrere in mountain-bike, che vi porta in circa 2 ore alla scoperta dell’oro del territorio cui si aggiunge anche il frutto autunnale dei castagneti, la castagna Roscetta della Valle Rovete IGP: grande e rotondeggiante con superficie liscia, di colore bruno rossastro, ma rosso vivo appena colta (da qui il nome). 
Una vera regina, che merita l’annuale festa a lei dedicata, in ottobre.

 

Cos’altro vedere:

- La chiesa di San Giovanni Battista
- La chiesa di San Sebastiano
- La chiesa della Madonna della fonticella
- Il Palazzo Vecchiarelli Mancini

Etichetta

  • Comuni
  • Località montane

Posizione della Destinazione

Geolocalizzazione

41.940579071673, 13.409585952759

Ultimo aggiornamento

15/02/2024, 11:32

Pubblicato da AbruzzoTurismo