Panoramica
All'inizio del Piano delle Cinque Miglia, percorrendo il tratturo che sale da Pettorano e Rocca Pia, in direzione Monte Pratello, superato il Colle del Casale, compaiono inattese l’abside e il campanile della Chiesa della Madonna del Casale o Santa Maria del Carmine, nascosta sul fianco di una collina.
La chiesa della Madonna del Casale o di Santa Maria del Carmine si trova in una località denominata Colleguidone, nel territorio di Rocca Pia (AQ), in una posizione "nascosta" che ne accresce il fascino. Le origini della chiesa di S. Maria non sono molto chiare, gli elementi decorativi e architettonici rimandano al Trecento, ma la sua fondazione è probabilmente molto più antica, legata alle vicende dei villaggi che un tempo sorgevano nell'altipiano: Roccaduno, Casale San Nicola e Casal Guidone, sorti probabilmente in età normanna, dei quali non è visibile più alcuna traccia, ma il nome Colleguidone è rimasto ad indicare la località dove appunto si erge la chiesa.
La chiesa, ultima testimonianza di una piccola comunità che ha abitato queste terre, per poi trasferirsi, forse agli inizi del Quattrocento, nel paese di Rocca Pia, è stata, per secoli, un sicuro riparo per i pastori, soldati e viandanti che affrontavano l'avventurosa traversata dell'altipiano delle Cinque Miglia.
Realizzata in pietra locale, la chiesa apre i suoi luoghi lungo il fianco, attraverso il portale trecentesco che ricade su due edicolette sorrette da colonnine con capitelli decorati a foglie di acanto.
Lungo le pareti della chiesa sono ancora leggibili i graffiti lasciati dai viandanti in cerca di riparo. L'iscrizione più antica che vi si legge data 1675, mentre gli ultimi graffiti furono scalfiti nella notte tra il 15 e il 16 febbraio del 1863 dai soldati piemontesi, che qui ripararono durante una tempesta di neve.
Del decoro ad affresco che ornava la lunetta non rimane più nulla, mentre ben conservato è il rilievo raffigurante l'Agnello Crocifero posto al centro dell'architrave. Accanto al portale si innalza la massiccia mole del campanile che ricorda più una torre di difesa e di avvistamento.
Nell'abside degli affreschi raffiguranti scene della vita della Madonna e di Cristo e un'imponente Annunciazione: Maria è raffigurata seduta accanto ad una scrivania insieme ad una colomba bianca, simbolo del divino concepimento; dall'altro lato vi è l'Angelo con in mano il giglio, simbolo della purezza, in un abito caratterizzato da grandi e rigide maniche a sbuffo.
Singolare l'assenza di episodi importanti come la Natività o la Crocifissione, ed invece la presenza di un episodio secondario quale la Visitazione di Maria ad Elisabetta, scelta che sembrerebbe confermare l'ipotesi secondo cui la chiesa era dedicata in origine proprio alla Visitazione. Scene singole sono rappresentate da Cristo nel sepolcro, disposto dietro la mensa, ricordano il sacrificio rinnovato nell'Eucaristia. Particolarmente venerato è l'affresco dalla Madonna della Neve. Gli affreschi sono probabilmente ad opera di un artista locale, operante nel XVI secolo. La chiesa conserva anche una copia della pregevole opera in terracotta del Cinquecento raffigurante una Madonna con il Bambino. L'originale si trova attualmente presso la parrocchiale di Santa Maria Maggiore a Rocca Pia.