Panoramica
La Chiesa di San Flaviano, Duomo di Giulianova è dedicata al Santo Patriarca di Costantinopoli, le cui spoglie approdarono nell’anno 1004 forse per un naufragio della nave che le stava trasportando da Costantinopoli a Ravenna, sulle rive di quella che si chiamava ancora Castrum Novum.
In ossequio all’evento, il nome mutò in Castel San Flaviano ed in località Terravecchia fu costruita una Chiesa dedicata al Santo ove collocare la preziosa teca. La costruzione del Duomo, forse su disegno dell’architetto toscano Francesco di Giorgio Martini, viene fatta risalire al 1472, cioè al tempo della fondazione di Giulia Nuova, anche se fu ultimata nei primi anni del 1500.
Alla sua apertura al culto fu intitolata a Santa Maria in Platea o Santa Maria in Piazza e solo in un secondo momento, dopo che nel 1478 vi erano state traslate le reliquie di San Flaviano dall’antica chiesa fuori delle mura cittadine, fu intitolata al Santo.
E’ un monumento rinascimentale la cui pianta ottagonale ne fa un esempio quasi unico in Abruzzo, insieme alla imponente insolita cupola a calotta semisferica, che cronologicamente precede anche quella di San Pietro, iniziata nel 1506. Al suo culmine una piccola lanterna, anch’essa ottagonale, sovrastata da una grande croce in ferro.
Per la sua svettante altezza fu importante punto di riferimento per il territorio circostante e persino per i pescatori, tanto che si pensa che il rivestimento originario fosse costituito da mattonelle smaltate di azzurro con effetto volutamente rifrangente, assolutamente visibile anche da molto lontano. Al di sotto della grande aula della Chiesa si trova la cripta, il cui soffitto è un capolavoro di ingegneria, originariamente utilizzata per il culto e poi per molto tempo per la custodia delle reliquie del Santo.
L’ingresso della cripta si trova subito sotto all’antico ingresso della Chiesa. In epoca tardo-rinascimentale l’interno della Chiesa fu arricchito con affreschi ed ornamenti dell’epoca; in tempi recenti è stata più volte oggetto di restauro che hanno portato gradualmente all'eliminazione delle decorazioni barocche nell’intento di far riguadagnare alla struttura tutta la semplicità cinquecentesca.
La Chiesa oggi è ricca di opere di contemporanei illustri: sull’altare di sinistra si trova la pregevole scultura in marmo “Madonna con Bambino” di Venanzo Crocetti (1913-2003); dello stesso scultore sull’altare maggiore si trova un bellissimo grande Crocefisso in bronzo realizzato nel 1959; a destra dell’altare maggiore lo scultore di Palestrina (Roma) Francesco Coccia (1902-1982) ha realizzato il Battistero in travertino istoriato con “Il Battesimo di Gesù” in bronzo; dello stesso autore troviamo l’Altare maggiore in pietra di Trani sormontato da un gruppo in bronzo raffigurante il Crocefisso, la Vergine e San Flaviano, del 1951; infine, le raffigurazioni della Via Crucis sono lavori a carboncino di Aligi Sassu (1912-2000).
Su una delle pareti esterne che danno verso Corso Garibaldi nel 1922 è stata apposta una lapide in memoria dei concittadini caduti nella Prima Guerra Mondiale, i cui nomi sono scolpiti insieme al comunicato della vittoria diffuso dal Comando Supremo delle Forze Armate. Una grande aquila bronzea realizzata dallo scultore Ulderico Ulizio (1898-1987), allievo di Raffaello Pagliaccetti (1839-1900) sovrasta questo angolo della memoria.