Panoramica
È un invaso artificiale creato nel 1958 dallo sbarramento del fiume Aventino per alimentare la centrale idroelettrica sita in contrada Sant’Angelo (da qui la doppia attribuzione del nome) nel territorio di Altino – altro comune della provincia chietina poco distante da Casoli – dove confluiscono ugualmente le acque del Sangro raccolte nel vicino lago di Bomba, bacino anch’esso artificiale realizzato nei primi anni Sessanta del secolo scorso.
Situato in prossimità del confine con i territori dei comuni di Gessopalena e Civitella Messer Raimondo, è immerso in un ambiente naturale di straordinaria suggestione, circondato com’è da un ampio bosco di lecci (sito di importanza comunitaria) avendo davanti agli occhi l’incantevole scenario del versante orientale delle cime della Maiella.
Sulle sue acque si affaccia la torre di Prata, conosciuta anche come la torretta. A pianta quadrangolare, fu edificata con pietra calcarea, ciottoli e mattoni intorno all’XI secolo su di un antico avamposto militare di epoca longobarda.
Al di là della sua natura artificiale, grazie anche ad una pressoché costante presenza di vento, oggi il lago di Casoli costituisce un habitat interessante per flora e avifauna, dove è possibile osservare esemplari di martin pescatore, germano reale, gallinella d’acqua, merlo acquaiolo, airone, cicogna e cormorano. Poche le strutture ricettive sorte sulle sue sponde, numerose invece le aree di sosta nelle quali rigenerare anima e corpo al cospetto delle meraviglie offerte dalla valle dell’Aventino.