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Destinazione

Montebello di Bertona

Perla splendente d’acqua, di rocce e di un antico passato

Data:
Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Comuni d’Abruzzo

Panoramica

Descrizione lunga

Appassionati di archeologia, venite a raccolta a Montebello di Bertona, in provincia di Pescara.
Con il suo territorio, zeppo di interessantissimi reperti risalenti al Paleolitico superiore, il borgo del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, si attesta come il centro di una civiltà “personale”, la Cultura Bertoniana: periodo risalente a circa diciottomila anni fa, che arriva fino alle soglie del Neolitico, con un arco di tempo di quasi ottomila anni. 

La produzione di lame, punte, bulini di grandi dimensioni ottenuti dalla lavorazione della selce, che ne costituisce il cuore, potete ammirarla per larga parte al Museo archeologico nazionale di Chieti Villa Frigerj: una meravigliosa esposizione a testimonianza, insieme agli altri musei del territorio, della ricchezza e della varietà del patrimonio identitario abruzzese.
Non potete perdere la sua visita.

Altre vestigia, questa volta di epoca romana, sono state rinvenuta sulla sommità del monte Bertona dove secondo gli storici si aprirono le operazioni militari della Seconda Guerra Sannitica. 
Siete dunque in una zona ad alta frequenza “storica”, che nel Medioevo, citato nel 1062 come “poio de Montebello” poi nel 1290 come Castrum Montisbelli, continuò i suoi fasti sotto i nobili Farnese di Penne e del Ducato di Parma 

Visitate in centro, sulla cui sommità spiccano le tracce murarie del castello e dell’abitato datati dal IX all’XI secolo, la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, settecentesca, con l’interno a un’unica navata, arricchita da cappelle laterali, che custodisce un grande Crocifisso, un San Pietro ligneo settecentesco, una tela raffigurante la Madonna del Rosario, incastonata in una splendida cornice in legno e una mattonella in ceramica attribuita alle produzioni di Castelli, datata 1672.

In località Canale, trovate la chiesa di San Rocco, costruita, secondo la leggenda, quando i buoi che trainavano il carro con la Statua del santo si fermarono in quel punto. 
Esplorate i boschi attorno al borgo, ricchissimi di fonti e di acque sorgive che costituiscono i luoghi della memoria pastorale del territorio: da Fonte Vaccari a Fonte Tre Piane, da Fonte Marianna fino a Fonte Acquafredda

Da fonte Marianna inizia una fascia rocciosa con percorsi da arrampicata visibili dalla strada che la costeggia, mentre nei pressi della chiesetta dedicata a Sant’Agata fa bella mostra di sé un pozzo: secondo la tradizione era noto per le sue proprietà benefiche rivolte alle donne che avevano appena partorito. 
A pranzo, nutritevi dei sapori intensi e genuini della gastronomia locale: paste fatta a mano, zuppe con le erbe del territorio, carni alla brace, come agnello, arrosticini, carne bovina, suina e selvaggina, insaccati stagionati artigianali, formaggi freschi o stagionati, lazzato e Pecorino. 
Non perdete tra i dolci, il bocconotto montebellese, differente sia da quello di Castel Frentano sia da quello di Montorio al Vomano, per la sua frolla che risulta più morbida e per il ripieno ottenuto con due tipi di marmellate, quella di uva (“sclucchijata”) e quella di amarene.

Etichetta

  • Borghi
  • Comuni

Posizione della Destinazione

Geolocalizzazione

42.418383678346, 13.872095346451

Ultimo aggiornamento

12/06/2023, 22:07

Pubblicato da AbruzzoTurismo