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Destinazione

Pizzoferrato

Zero metri di distanza dal cielo

Data:
Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Comuni d’Abruzzo
Pizzoferrato Ph- Jasmine Opera propria, CC BY-SA 3-0

Panoramica

Descrizione lunga

Silenzio, parla Pizzoferrato. Una selva di boschi di faggio, querce e abeti, che avvincono il borgo nel Parco nazionale della Maiella e definito dal Vate “La terrazza d’Abruzzo”.
Se vi affacciate da uno dei suoi punti di fuga, vi sembrerà di spiccare il volo sulla valle del Sangro e, oltre, nelle giornate più terse, fino alla Dalmazia. 


I Monti Pizzi vi guardano imperterriti e la volta celeste sembra a un passo dal vostro sguardo, lo dice anche la scritta “0 mddc”, zero metri di distanza dal cielo, sotto al cartello che indica i 1251 metri di altezza. 
Di notte, se tendete l’orecchio, è emozionante il concerto dei rumori animali, che popolano il verde in cui si nascondono cinghiali, martore, scoiattoli, lupi e orsi marsicani. E, alle prime ore del mattino, quando la quiete della comunità regna ancora, i guizzi di poiane e di falchi, che solcano il cielo, sono buoni compagni di avventura.


Una meraviglia, che potete ampliare con una visita al Centro Nazionale Avifauna “La Casa degli Angeli”, in località La Chiarenza, a circa 2 chilometri da Pizzoferrato: una casa speciale che accoglie, cura e recupera gli uccelli selvatici in difficoltà, dove approfondire la vostra conoscenza sul mondo dei pennuti.


Per vivere più da vicino l’afflato di tutta questa natura, basta “entrarci dentro” grazie a itinerari di trekking ed escursioni boschivo-montane di varia difficoltà e segnalati dal CAI, che trovate in località Valle del Sole, a quota 1490 metri, a monte del paese. 
Qui sorge un moderno comprensorio sciistico, dove trovate una pista da sci di fondo, una da sci alpino e una parete per l’arrampicata sportiva.


Dedicate del tempo anche alla storia del borgo, probabilmente fondato dagli Unni intorno all’anno Mille, che già in epoca medioevale si chiamava come oggi, per ribadire l’inespugnabilità del luogo. Nei secoli seguenti si presume che il feudo appartenne a varie famiglie, l’ultima fu la famiglia Monaco


Dall’alto, sulla grande rupe che sovrasta l’abitato, spiccano i resti dell’antico Palazzo baronale e delle chiese di San Nicola e della Madonna del Girone, risalenti al X secolo.


Con l’aria frizzantina che spira qui in tutte le stagioni, è bello nutrirsi con piatti consistenti, come i maccheroni alla chitarra, spaghetti di pasta fresca a sezione quadrata, formato tipico della cucina abruzzese. Si preparano con un telaio rettangolare di legno di faggio, chiamato “chitarra” poiché lungo i suoi lati vengono tesi sottili fili metallici che ricordano le corde di una chitarra e su cui si stende la sfoglia di pasta pressata con un matterello e tagliata in striscioline.
Condita con ragù misto di carne di manzo, maiale o agnello, questa delizia, un evergreen della tradizione regionale, vi darà nuovo vigore per altre suggestive escursioni e camminate nel magico verde di Pizzoferrato.
 

Etichetta

  • Borghi
  • Comuni

Posizione della Destinazione

Geolocalizzazione

41.922412821321, 14.237637519836

Ultimo aggiornamento

19/06/2023, 11:58

Pubblicato da AbruzzoTurismo