Fossa, l'Aveia dei Vestini, è un piccolo borgo medievale al confine con il parco naturale Sirente. Conserva una delle più interessanti necropoli d'Abruzzo che comprende oltre 500 tombe deposte tra l'età del bronzo e l'età del ferro. Di assoluta particolarità è la duecentesca chiesa di Santa Maria ad Cryptas con due distinti cicli d’affreschi che ne ricoprono interamente l’interno. Al di sopra della chiesa, su uno sperone roccioso, è costruito il suggestivo convento francescano di Sant'Angelo d’Ocre (per informazioni sulla visita della chiesa di Santa Maria ad Cryptas e del convento di Sant'Angelo d’Ocre contattare il Comune tel. 0862.751120).
Nei pressi di Stiffe, in territorio del comune di S. Demetrio ne’ Vestini, gli amanti della speleologia potranno visitare le Grotte Stiffe che costituiscono una risorgenza attiva, in quanto prodotte dalla presenza di un fiume sotterraneo che fuoriesce in superficie le cui acque provengono da inghiottitoi dell'altopiano carsico di Rocca di Mezzo.
Da San Demetrio, percorsi circa 4 km si giunge a Prata D'Ansidonia, con la sua zona archeologica di Peltuinum, città dei Vestini e poi dei Romani, traversata dalla "Via Claudia Nova" e poi del tratturo Magno.
Sulla Statale 17 bis, con una lieve deviazione si giunge a Bominaco, piccolo borgo che stupisce per le due chiese medioevali più belle dell'aquilano. La Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita all'inizio del XII secolo, ha una semplice facciata su cui si apre un portale romanico. L'interno è a tre navate, sulla destra un ambone del 1180, il candelabro per il cero pasquale, il ciborio sull'altare maggiore. L'Oratorio di San Pellegrino, a breve distanza dalla chiesa di S. Maria Assunta, costruito nella forma attuale nel 1263, contiene un ciclo di affreschi del XIII sec. tra i più pregevooli d'Abruzzo attribuiti a tre pittori denominati Maestro della passione, Maestro dell'infanzia e Miniaturista. Gli affreschi comprendono il calendario Valvense con i mesi e i segni zodiacali. Domina il paese un castello semidistrutto.
Nell’attraversare la Piana di Navelli non si può dimenticare lo zafferano - Crocus Sativus- diffuso nell'antichità come pianta ornamentale e poi usato per le sue proprietà aromatiche, cosmetiche, medicinali e coloranti. Una eccellenza delle produzioni locali per storia, ambiente, coltura e lavorazione, recentemente classificata come prodotto DOP (Denominazione di origine protetta) e nota come "Zafferano dell'Aquila".
Numerose e ben visibili sono le emergenze architettoniche di Fontecchio, centro medioevale parzialmente cinto da mura e caratterizzato da viuzze e scalinate. Nella centrale e scenografica Piazza del Popolo, Fontecchio mostra la stupenda Fontana trecentesca con vasca poligonale a quattordici facce divise da pilastrini e, al centro, una ornamentale colonna sormontata da una piccola edicola di stile gotico.
Secinaro è il paese dei mulattieri e dei tagliatori del ghiaccio nella famosa Neviera del Sirente dove, un tempo, si produceva il ghiaccio che, tagliato in blocchi squadrati e isolati con sacchi di iuta e foglie, veniva venduto nelle fiere locali.
Da Secinaro, attraverso un strada panoramica che passa attraverso la montagna, si giunge all'Altopiano delle Rocche che si estende ad una quota di 1250 a 1350 m. tra i massicci del Velino e del Sirente, con i suggestivi paesi di Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo e Ovindoli, importante zona sciistica per la presenza delle stazioni di Campo Felice e Monte Magnola. Sita a circa 2 Km da Rocca di Cambio è la l'abbazia di Santa Lucia, di stile romanico che custodisce pregevoli affreschi del XII-XIII secolo opera di insigni pittori abruzzesi di scuola giottesca.
L’Altopiano delle Rocche è anche base di partenza per escursioni a piedi alle Gole di Celano, al Monte Sirente e al Monte Magnola.