Tra gli incantevoli borghi ed i panorami della Majella
Data:
24 maggio 2023
Tempo di lettura:
3
min
Argomenti
Enogastronomia
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1 - Tra gli incantevoli borghi ed i panorami della Majella
Panoramica
Breve descrizione
Da Fara Filiorum Petri, grazioso paese di origine longobarda e noto per la festa delle " Farchie" (gran falò di canne) che si svolge ogni anno la sera del 16 gennaio, si procede, in un paesaggio sempre più montuoso, verso Pretoro.
Ordine Tappe
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Titolo della Tappa
Tra gli incantevoli borghi ed i panorami della Majella
Descrizione della Tappa
Da Fara Filiorum Petri, grazioso paese di origine longobarda e noto per la festa delle " Farchie" (gran falò di canne) che si svolge ogni anno la sera del 16 gennaio, si procede, in un paesaggio sempre più montuoso, verso Pretoro. Questo è un caratteristico paese "da presepe" con un interessante centro storico. Numerose sono le botteghe della lavorazione del legno: gli artigiani con grande maestria ne ricavano cucchiai e forchettoni, "maccarunai" per ricavare dalla sfoglia all'uovo la famosa pasta alla chitarra, oltre ad una vasta gamma di accessori per la casa. Lasciate le ultime case del paese, in una zona paesaggisticamente interessante, si incontra l'area faunistica del Lupo Appeninico, dove vivono esemplari di lupo in semilibertà (tel. 0871 898143). Nei pressi si trova anche la mostra multimediale del lupo (tel.0871896007). Si profilano quindi le falde della Majella. La strada prosegue tra stupendi panorami, verdi pascoli e fitti boschi di conifere, in direzione di Passolanciano (m 1306), la località montana meglio attrezzata nel versante chetino. Si sale ancora, fino a raggiungere la Majelletta (m 1995) e il Blockaus (m. 2142) punti terminali dell'itinerario, intensamente frequentati nella stagione invernale. Il panorama qui è ampissimo: a ovest il Morrone (m 2061), a sud la vetta di Monte Amaro (m 2793) a nord-est l'Adriatico, con la vista dal Monte Conero al Gargano, alle Isole Tremiti. Dal Blockaus partono interessanti sentieri escursionistici. Per il ritorno si ridiscende a Pretoro e poco dopo il centro abitato si prende a destra una strada che dopo circa 7 Km porta nella località di Bocca di Valle, suggestiva per le folte pinete e il paesaggio alpestre. In una grotta scavata nella roccia vi è il sacrario dei Caduti abruzzesi della guerra 1915-18; qui riposano le spoglie del ten. Andrea Bafile, morto sul Piave. Si prosegue verso Guardiagrele famosa per la lavorazione del ferro battuto e del rame sbalzato. Guardiagrele è un piccolo gioiello d'arte. Da visitare: la chiesa di S.Maria Maggiore, con il campanile quadrangolare sotto cui si apre uno splendido portale del '400 e la Chiesa di S. Francesco del sec. XIV. Ogni anno, dal 1° al 20 agosto, si svolge la Mostra-Mercato dell'Artigianato Abruzzese. All'ora di pranzo è consigliabile gustare le squisite specialità della zona, vere prelibatezze! A Pretoro: "p' ttolozz" (rombi di pasta fatta con farina ed acqua) al sugo; pasta alla chitarra; agnello alla brace; coratella d'agnello; i "turcinelli" (budella di maiale ripieni di animelle e peperoncino); la "ciabbotte"(insieme di verdure da versare su fette di pane casereccio); stufato di verdure con sarda affumicata; "pizza scim" (pane bianco non lievitato e senza sale). A Rapino: pizza e verdura; agnello alla brace; capretto al forno; coniglio ripieno; bocconotti rapinesi. A Guardiagrele: pasta alla chitarra; sagne e fagioli; agnello alla brace; verdura e pizza; coniglio cotto sotto il coppo con patate; latticini tra cui la squisita "stracciata". Tra i dolci i bocconotti e le "sise delle monache" dette anche Tre Monti, costituito da due strati di soffice pan di spagna farciti con crema pasticcera. La forma è quella tipica a tre ciuffi accostati a triangolo.