Dirigendoci verso le immense aperture di Campo Imperatore, set privilegiato per numerosi film di genere, dal western alla fantascienza, dall’epico alla commedia all’italiana, attraverso il Vado di Sole ci si sposta sul versante orientale del Gran Sasso d’Italia, entrando così in provincia di Pescara, meta finale del nostro itinerario. Oltrepassata Farindola, centro vestino noto soprattutto per il suo celebre formaggio Pecorino e per le pareti rocciose dove praticare l’arrampicata sportiva, Penne è sede di una riserva regionale e oasi WWF ricamata attorno al perimetro del suo lago artificiale, impreziosita da diversi chilometri di sentieri, aree faunistiche e centro di educazione ambientale.
Città d’arte e degli arazzi, l’antica Pinna Vestinorum di epoca romana è compresa nell’areale di produzione del prezioso Tondino del Tavo, coltivato purtroppo in piccolissime quantità lungo le sponde del fiume che placidamente attraversa tutta l’area vestina fino al centro di Cappelle sul Tavo, toccando nel mezzo i territori di Loreto Aprutino – il cui piccolo nucleo storico racchiude, tra le altre, tre autentiche perle rappresentate dal Museo dell’Olio, dall’Antiquarium Casamarte e dallo spazio espositivo dedicato alle ceramiche di Castelli – e Collecorvino, borgo immerso tra uliveti e vigneti a perdita d’occhio e dal quale godere di un panorama senza pari sui massicci montuosi del Gran Sasso d’Italia e della Maiella.
Si presenta piccolo, tondeggiante e chiaro, più simile ad un pisello che ad un classico fagiolo. Di candido colore bianco latte tendente all’avorio, ha una buccia sottilissima che ne consente una cottura più rapida e una facile digestione. In cucina si può gustare lessato e condito con olio extravergine d’oliva oppure in zuppe e insalate. Tipico è l’abbinamento con la zucca, con cui condivide la medesima stagione di raccolta.
Ma le bontà non finiscono certo qui. Rientrando in provincia dell'Aquila ma spostandoci nell'alta Valle del Sagittario, il Fagiolo bianco di Frattura viene coltivato nella frazione di Scanno abbarbicata alle pendici occidentali del Monte Rava, a quasi 1300 metri di quota e con vista mozzafiato sul romantico lago a forma di cuore. Dalla pasta morbida e delicata, costituisce uno degli aspetti identitari di Frattura, tanto da essere compreso nella comunità del cibo di Slow Food.
Con lardo battuto e cipolla, rappresenta il condimento ideale delle sagne realizzate con acqua e farina. Non resta quindi che mettervi in viaggio e perdervi tra i sapori e le bellezze d’Abruzzo.