Descrizione
I borghi storici d'Abruzzo rappresentano la destinazione ideale per autentiche esperienze emozionali, empatiche e trasformative.
Magiche alchimie permettono lo scambio identitario dentro scenari partecipativi e trasformativi alla riscoperta di culture materiali e simboliche, di usi, costumi, artigianato, credenze, valori che vanno ben oltre l’esperienza del viaggio attraverso incontri con uomini e donne straordinari: pastori, lupari, tessitrici, ricamatrici. Partecipare è la parola d'ordine: frequentatissimi e richiestissimi i laboratori di cesteria, di tintura di lane autoctone, di raccolta di erbe selvatiche, di cucina, di arazzeria proposte dalle botteghe artigiane abruzzesi. Le esperienze del gusto offrono assaggi di vini invecchiati e olii sopraffini, pane di grani antichi, formaggi che sanno di prato e di fiori.
Molteplici i rituali, le feste tradizionali, le sagre, gli eventi culturali e sportivi, le mostre, i festival musicali, le rassegne teatrali e dell’artigianato artistico alla riscoperta dell'ambiente antropico contadino come intreccio di culture materiali e simboliche, di usi, costumi, artigianato, credenze, valori nel cuore di borghi medievali di inestimabile valore dal caldo colore del mattone antico o di pietra “nuda”.
Per Kathleen Peddicord dell'Huffington Post "Esplorare l'Abruzzo è vagare in un passato più gentile, in un tempo tranquillo e conviviale, tra storia, arte, cucina deliziosa e paesaggi meravigliosi che cambiano con le stagioni. Vecchie signore in grembiule siedono davanti gli usci intrecciando le cipolle in trecce. Invece di giocare al computer, i ragazzini sono fuori a giocare a calcio. Le famiglie fanno la spesa nei mercatini all'aperto, non negli ipermercati, e se non producono il proprio vino lo acquistano dai vigneti locali. Il cibo è un'altra parte importante della vita in questo angolo di paradiso. Nella maggior parte delle trattorie i piatti vengono cucinati secondo antiche tradizioni, proprio come si faceva nelle generazioni passate...".
Per Tim Jepson, giornalista del Telegraph, bellezza e virtù sono di casa in un Abruzzo tutto da scoprire e da vivere dove l'esperienza eccezionale del gusto è " figlia dell'arte creativa del mangiare povero: i maccheroni alla chitarra, descritti nella loro lavorazione tipica col carratore, i funghi e i tartufi, i legumi e i fagioli, l'agnello e il montone pilastro della cucina di montagna da cucinare sulle griglie all'aperto e da mangiare con le dita, non desiderando null'altro".
L'Associazione de I Borghi più belli d’Italia nasce proprio dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni delle centinaia di piccoli “borghi d’Italia” che rischiano lo spopolamento e garantire – attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione "il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe irrimediabilmente perduto".
In Abruzzo sono 25 I Borghi più Belli d'Italia:
Nel mese di settembre 2022 sarà proprio l'Abruzzo ad ospitare la XIV edizione del Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia. Abbateggio e Caramanico Terme saranno il cuore della manifestazione insieme a Navelli che rappresenterà la Regione Abruzzo nella nona edizione del concorso firmato Kilimangiaro, come candidata nazionale al concorso ‘Il Borgo dei Borghi 2021/2022’, ideato e organizzato dal programma di Rai 3. Previsti eventi programmati, convegni, tavole rotonde, un tour nei 4 capoluoghi di provincia un grande evento a Pescara che anticiperanno il Festival negli altri borghi abruzzesi che fanno parte dell’Associazione.
Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il presidente Marco Marsilio, l’assessore Guido Quintino Liris, Antonio Di Marco, presidente Associazione “Borghi più belli d’Italia” Abruzzo – Molise oltre ai sindaci di Abbateggio Gabriele Di Pierdomenico e di Caramanico Terme Luigi De Acetis, al presidente del Consorzio di Tutela Zafferano DOP Massimiliano D’Innocenzo e Marco Giusti, sindaco di Scoppito, in rappresentanza dell’Anci regionale.
“La manifestazione – ha detto Marsilio – consentirà a decine di migliaia di persone di venire qui a scoprire le nostre bellezze e raccontarle al mondo interno così come le racconterà la città di Navelli che si prepara a rappresentare la Regione Abruzzo nella nona edizione del concorso Kilimangiaro. Si vogliono valorizzare così quei centri montani che hanno una particolare tipicità e il nostro territorio presenta una grande concentrazione, parte integrante della nostra identità”.
“Una vetrina importante a livello nazionale ma direi anche internazionale – ha aggiunto l’assessore Liris – La Regione sposa con grande piacere e coinvolgimento questo tipo di iniziativa. Del resto, accendere i riflettori del nostro Abruzzo sui piccoli borghi significa valorizzare quelle identità e quelle particolarità che sono state salvaguardate negli anni e che devono rappresentare occasione di afflusso turistico e offrire nel contempo la possibilità di trasformare turismo in economia. Realtà marginali che hanno mantenuto nel tempo un patrimonio inestimabile di storia, arte, cultura e tradizioni” .