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Da Castelli a San Pietro: un presepe per rinascere

Data:

01 dicembre 2020

Tempo di lettura:

4 min

Argomenti
  • Artigianato tipico
  • Ceramica
  • Riti della tradizione
Immagini del Liceo F.A. Grue di Castelli (TE)

Descrizione

Il Presepe monumentale di Castelli si prepara per un viaggio verso il cuore della cristianità.

Titolo del Paragrafo
"Presepe monumentale"
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"Presepe monumentale"
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Immagini del Liceo F.A. Grue di Castelli (TE)
Descrizione Paragrafo

É antichissima la tradizione del presepe in Abruzzo. La devozione per gli antenati degli antichi romani ed etruschi è all’origine della tradizione consolidata della rappresentazione della Natività. Nei giorni del solstizio d’inverno, durante i festeggiamenti per i Saturnali, dal 20 al 23 dicembre, le statuine che raffiguravano i defunti (lares) che adornavano durante l’anno piccole nicchie votive presenti nelle case, illuminate dalla luce delle candele, divenivano protagoniste di un piccola scena di vita  bucolica allestita in un spazio contenuto davanti alla quale si pregavano gli avi. I membri della famiglia vi lasciavano cibo per i defunti e al mattino i bimbi trovavano giochi e dolciumi. 

La tradizione assegna a Penne (PE) il primo presepe d’Abruzzo, allestito il 25 dicembre 1225 dal beato Agostino d’Assisi, che nel 1223 aveva assistito al primo presente vivente a Greccio, ad opera di San Francesco, ma la tradizione presepiale è diffusa in tutta la regione, soprattutto nelle rievocazioni "viventi" come quelle di Bolognano, Scagnano, Cugnoli, Scafa, Carpineto della Nora, Bussi sul Tirino, Pollutri, Brecciarola, Arielli, Pennapiedimonte, Vasto, Giulianova, Pineto, Castellalto, Cerqueto, Pacentro, Scanno, Ofena, Santa Jona ad Ovindoli, Castelvecchio Calvisio, Capestrano, Rivisondoli, Pianola. Su tutti spicca il presepe teatro di Villetta Barrea, con circa cento i figuranti del paesino montano che, nei panni dei loro antenati, evocano il fascino della vita quotidiana di un tempo (il mercato, la cantina) e di antiche arti e mestieri ormai scomparsi come il fabbro, il fornaio, il boscaiolo, il falegname, il calzolaio, il barbiere, il funaro, il sarto, la lavandaia. La scena della Natività, molto realistica, è allestita nella parte alta del borgo a dominio del magico panorama sulla “Vallis Regia”.

Importanti ed antiche collezioni sono quelle della famiglia Piccolomini di Celano (AQ) con 116 statuine, della famiglia Antinori, della fine del Seicento, con statue di altezza compresa tra i 50 e i 60 centimetri circa. Da non perdere il  Presepe Etnografico Genti della Laga a Torricella Sicura (TE).

Gli incantevoli borghi d'Abruzzo torneranno ad accogliere  i numerosi visitatori che potranno vivere, insieme alle comunità locali, un'esperienza sempre coinvolgente e commovente, ma quest'anno la speranza si rinnova nel sagrato di San Pietro, dove da  venerdì 11 dicembre 2020, alle ore 16.30, fino al 10 gennaio 2021, sarà esposto il Presepe monumentale di Castelli. La cerimonia sarà presieduta dal Cardinale Giuseppe Bertello, e dal Vescovo Fernando Vérgez Alzaga, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Lo stesso giorno, nella mattinata, le delegazioni di Castelli e di Kočevje saranno ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni.

Castelli (TE) è il centro più rappresentativo dell’arte ceramica abruzzese. Fra la fine del ’400 e il ’700 dinastie di maiolicari castellani come i Pompei, i Grue, i Gentile sono state protagoniste di una stagione artistica di altissimo livello di cui si possono ammirare ancora oggi splendidi manufatti nella Pinacoteca Barbella di Chieti, nel Museo Capitolare di Atri (TE), nel Museo Civico di Castelli (TE), nel Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila, presso la Fondazione Paparella Treccia di Pescara, nella Galleria Acerbo di Loreto Aprutino (PE). Scavi e studi hanno consentito l’attribuzione ai Pompei di Castelli delle celebri tipologie “Orsini Colonna” e "Farnese", i cui esemplari si trovano nei principali musei di tutto il mondo dal Louvre, all’Hermitage, al Metropolitan di New York al British Museum.  Uno dei gioielli di Castelli è sicuramente la Chiesa di San Donato. Fu Carlo Levi a definirla nel 1963 "la Cappella Sistina della maiolica" per il suo splendido soffitto maiolicato, unico in Italia.

Il "Presepe monumentale" fa parte della storia dell'arte ceramica castellana, caratterizzata dal giallo, dall'arancio, dal blu, dal verde e dal manganese, ed è esposto nelle sale del liceo artistico statale per il design "F.A. Grue" di Castelli, dove nacque come espressione di un laboratorio natalizio, ad opera di studenti e docenti nel 1965 e completato nel decennio tra il 1965 e il 1975. Diversi sono gli stili di cui si può trovare traccia nelle singole statue e originali le figure create nel tempo e avulse dal tradizionale contesto presepiale come l'astronauta.

Si tratta di 54 statue di ceramica, in argilla refrattaria, a grandezza maggiore del naturale di grande impatto visivo ed emotivo che, negli anni, dopo la prima inaugurazione nel 1965, nell'area antistante la Chiesa madre di Castelli, è stato esposto nel Natale del 1970  ai Mercati di Traiano a Roma e negli anni successivi in molti luoghi di culto nel mondo come Gerusalemme, Betlemme o Tel Aviv.

Il presepe, rappresentato dai pezzi di maggiore importanza cultuale, sarà esposto su una pedana luminosa: la Sacra Famiglia, l'Angelo, i Magi. Il primo gruppo, costituito dalla Sacra famiglia (la Madonna, San Giuseppe, il Bambinello) fu realizzato insieme con lo zampognaro, la pastorella con brocca, il suonatore con flauto di Pan, la bimba con bambola.

"Sarà un evento che aiuterà le nuove generazioni alla ricostruzione morale e sociale delle comunità" secondo il pensiero del Vescovo Mons. Leuzzi della diocesi di Teramo-Atri.

Diversi i convegni organizzati a corollario dell'evento che possono essere seguiti in streaming sul canale youtube della Diocesi di Teramo-Atri.  

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Ultimo aggiornamento

20/05/2024, 12:07

Pubblicato da Laura Toppeta