Descrizione
Nel piccolo borgo di Senarica, frazione di Crognaleto (TE), si svolge ogni anno ad ottobre la tradizionale festa della castagna.
Obiettivo principale della manifestazione è quello di far conoscere ai visitatori non solo la castagna di Senarica, che per qualità è una delle migliori in Italia, ma anche le bellezze di questo angolo di Abruzzo, immerso nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, dove vivono castagni vetusti con un diametro di oltre tre metri.
Tutti sono invitati a gustare prodotto principe “Lu ‘Nzite” (il Marrone), tra stand gastronomici, vino, birra, spettacoli e musica a volontà.
Nei vicoli del paese sono allestite mostre di oggetti d’epoca, attrezzi, pizzi e merletti, testimonianze delle antiche tradizioni contadine, oltre a spettacoli e concerti.
Grande protagonista naturalmente la castagna, dai primi ai dessert. Tra i piatti proposti: zuppa fagioli e castagne, gnocchi alla farina di castagne con sugo di castrato, arrosto di maiale al forno con granella di castagne, spezzatino di vitello con castagne e porcini, pizzonte, caggionetti, caldarroste, crepes con marmellata di castagne, gelato alla castagna, oltre ai classici timballo, salsicce e arrosticini. In accompagnamento vini locali, birra alla castagna e vin brulé.
Una festa adatta ai giovani e ai meno giovani, alle famiglie, ai singoli e alle comitive, un'occasione per riscoprire la semplicità di un imperdibile appuntamento con la natura prorompente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, con i suoi frutti e con le sue genti, in un contesto di essenzialità, condivisione e allegria.
Per raggiungere la festa è possibile usufruire di bus navetta gratuito con corse ogni dieci minuti.

Senarica è un piccolo villaggio abruzzese dell'alta valle del fiume Vomano, adagiata su di un costone di roccia che si impone sulla gola serpeggiante del fiume, immerso nel verde prepotente dei boschi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel distretto della Strada Maestra.
Secondo la tradizione orale, in bilico tra leggenda e realtà il minuscolo villaggio di montanari, pastori, agricoltori e boscaioli ricevette dalla Regina Giovanna I D'Angiò la libertà di autogoverno, senza dover rendere conto a duchi o marchesi, ma solo fedeltà alla corona.
L'autoproclamazione la Repubblica di Senarica intorno alla metà del XIV secolo e la leggendaria alleanza con la Serenissima Repubblica di Venezia, ne hanno fatto un caso storico-geografico pressocché unico, che ha incuriosito storici e studiosi per secoli.
Secondo lo storico Niccola Castagna la regina Giovanna I D'Angiò concesse a Senarica insieme a Poggio Umbricchio, quale riconoscimento per il coraggio e la fedeltà dimostrata nel respingere le truppe Viscontee nel 1343, la possibilità di governarsi con proprie leggi, escludendo quindi ogni vassallaggio nei confronti di duchi o marchesi e rendendoli soggetti solo alla corona. Infatti gli abitanti dei due villaggi, in virtù dell'antico diritto longobardo sulla successione delle proprietà, non solo al primogenito, si consideravano tutti Baroni di loro stessi, quindi si proclamarono Repubblica di Senarica, dove tutti erano nobili, nominavano da soli i propri magistrati e eleggevano un Doge a capo della Repubblica.
La denominazione di Repubblica di Senarica risulta anche su documenti storici e geografici fino alla metà del XIX secolo. Nell'organizzare lo status di repubblica, i senarichesi presero ad esempio la più importante di quel tempo: la Repubblica di Venezia che (sempre secondo il Castagna) concesse alla minuscola repubblica appenninica la propria protezione, definendola addirittura come "serenissima sorella". In virtù di questa alleanza i senarichesi avrebbero inviato a Venezia 12 carlini d'oro annui e, in caso di necessità belliche, anche 2 soldati.
Nonostante gli storici siano discordi, i documenti, specie i più antichi, scarsi o inesistenti, le testimonianze, incise o scolpite su pietre o architravi di abitazioni attuali, ridotte a poche unità, su Senarica aleggia l'aura luminosa di un passato importante.
Nei dizionari geografici o descrizioni del regno di Napoli, ancora fino alla metà del 1800 troviamo che Senarica, a volte indicata come Repubblica, era una delle realtà di rilievo all'interno della provincia di Teramo e uno dei centri più importanti dell'allora Abruzzo Ulteriore, corrispondente alle attuali province di Teramo e L'Aquila.