Descrizione
Il piccolo paese di Altino, in provincia di Chieti, raccolto su uno sperone roccioso che domina la Valle dell’Aventino, dà il nome a piccoli peperoni a corno di colore rosso intenso: il Peperone di Altino, un ingrediente culinario eccezionale, in grado di esaltare ogni tipo di sapore.
La polvere, di colore rosso porpora, naturalmente aromatica, è utilizzata anche come spezia per la preparazione degli insaccati tradizionali: salsicce, salami e ventricina. Intero o in piccoli pezzi è utilizzato come ingrediente di varie ricette tradizionali come con la pasta con aglio, olio e peperoncino, con la pizza e ‘ffójje’, con le sardelle salate, con le uova (peparuole e ove) con i legumi e come condimento per la pasta in una preparazione a base di peperone, lardo fresco e aglio appena soffritti. É utilizzato anche per dar maggior sapore alla pasta e al pane di produzione casalinga o per condire baccalà, carni o verdure tipicamente invernali come rape, verze o cavolfiori.
É certamente di origini slave la tradizione legata alla coltivazione ed alla lavorazione, ad Altino, del peperone dolce utilizzato per insaporire molte ricette della cucina locale. Era, infatti, il XV secolo quando le prime popolazioni provenienti dai Balcani cominciarono ad insediarsi nella zona della provincia di Chieti, e dunque anche nel bel paese che domina la Valle dell'Aventino, portando con sé prodotti come la paprika ed usanze ad essi legati, come quella di ridurre i peperoni in polvere, proprio come si fa anche con questa particolare varietà abruzzese.
Per promuovere questo prodotto così antico e così prelibato, ogni fine estate ad Altino si svolge Il Festival del Peperone Dolce durante il quale le contrade del paese a suon di piatti sfiziosi ed originali ricette a base di peperone si sfidano nel palio culinario delle contrade nel centro storico. Otto le contrade in gara che si contendono la ambita piletta di legno: Altino, Briccioli, Fonte Lama, Fonte Mandrelle, Quartammonte, Sant’Angelo. Scosse e Selva. Il peperone dolce di Altino diventa protagonista, in salsa, come ragù o in polvere di piatti realizzati con pasta fresca di farina di solina e Senatore Cappelli, pregiate carni locali, che sposano prodotti tipici del territorio e presidi Slow Food.
Ai menu di ogni contrada sono abbinati vini delle migliori cantine d’Abruzzo.
L’Associazione del Peperone Dolce di Altino-Oasi di Serranella segue un disciplinare rigoroso che tutela l'integrità dei semi utilizzati e promuove una coltivazione ecosostenibile.
Sebastiano De Laurentiis, artista e presidente dell’Associazione arte e natura, realizzò una casa in miniatura, rivestita di peperone rosso, alla quale si arrivava seguendo un percorso di peperoni che si snodavano dalla piazza attraverso il paese. “La casa del peperoncino” è stata visitata da moltissime persone ed ha suscitato anche l’interesse dei media nazionali, diventando oggetto di una puntata del programma televisivo Sereno variabile.
Il Museo del peperone, progettato dall’architetto Giuseppe Manzi ed inaugurato ad Altino a Luglio 2015, ne rileva idealmente il testimone e rappresenta un luogo della memoria storica e della trasformazione dell’ambiente, rafforzando l’identità del territorio altinese.
Fa parte dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).