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Giro d’Italia 2024, pedalando tra le meraviglie d’Abruzzo

Data:

06 maggio 2024

Tempo di lettura:

7 min

Argomenti
  • Cicloturismo
Vasto, panorama sul golfo (ph Massimiliano Crea)

Descrizione

21 tappe, 3.400 chilometri, 44.650 metri di dislivello. Partita da Torino sabato 4 maggio, la carovana rosa del Giro d’Italia edizione numero 107 transiterà a più riprese sulle panoramiche strade d’Abruzzo tra sabato 11 e domenica 12 maggio e ancora tra mercoledì 15 e giovedì 16 maggio, per un totale di ben quattro tappe con arrivi e partenze equamente suddivisi.

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Arrivo ai Prati di Tivo
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Prati di Tivo
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Prati di Tivo, ph Mattia Ciommi
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Il primo assaggio d’Abruzzo sarà di quelli tosti come il carattere della sua gente, con l’arrivo di sabato 11 maggio ai Prati di Tivo davanti all’immensità del Corno Piccolo del Gran Sasso d’Italia versante teramano. Tappone appenninico corto ma irto di salite di difficoltà massima, con gli ultimi 14 km affrontati ad una pendenza media del 7% e punte del 12%. Dopo la partenza da Spoleto, la corsa entrerà in Abruzzo toccando prima il centro di Montereale e successivamente Capitignano, luogo di coltivazione della riscoperta pastinaca, tubero dal sapore dolce e dal colore tendente al giallo, che insieme ad altre 19 tipicità abruzzesi è tutelato dal marchio dei Presìdi Slow Food.

Attraversando gli scenari naturali del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, pedalando sulla statale 80 si passerà dalla provincia aquilana a quella teramana addentrandosi tra siti archeologici e castagneti che caratterizzano il territorio delle frazioni del comune di Crognaleto, luogo d’elezione della gustosa ventricina teramana, salume di carne suina con alta percentuale di grasso (fino al 60% dell’impasto), dalla consistenza cremosa e spalmabile, da provare abbinata ad una bruschetta di pane casereccio per esaltarne tutta la sua straordinaria bontà. Giunti a Fano Adriano – conosciuta come la perla del Gran Sasso per la sua invidiabile posizione –, dopo una svolta a destra comincerà la salita finale che condurrà prima al borgo di Pietracamela, inserito nel club dei più belli d’Italia, e poi ancora più su fino alla stazione sciistica dei Prati di Tivo, apprezzata meta turistica non solo invernale grazie alla presenza di pareti rocciose dove praticare l’arrampicata sportiva nella bella stagione e soprattutto ai numerosi sentieri e percorsi escursionistici immersi nella flora protetta del parco, anche di facile accesso, come quello che conduce alle meraviglie offerte dalle Cascate del Rio Arno nella spettacolare Val Maone.

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Partenza da Avezzano verso la Valle Roveto
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Castello di Balsorano
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Castello di Balsorano, ph Regione Abruzzo
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Il giorno dopo, domenica 12 maggio, ci si sposterà nella Marsica per la nona tappa con partenza da Avezzano – città natale di Vito Taccone, grande ciclista degli anni Sessanta chiamato il camoscio d’Abruzzo per il suo temperamento e le sue doti da scalatore – e arrivo a Napoli. 214 chilometri prevalentemente pianeggianti, con tre stelle di difficoltà, i primi quaranta dei quali pedalati in Abruzzo lungo la spettacolare Valle Roveto. Dominato dal massiccio del Monte Velino, il capoluogo marsicano offre diversi punti di interesse, dal Castello Orsini-Colonna in pieno centro cittadino, alla Riserva regionale del Monte Salviano, dove all’interno della pineta si erge il Santuario della Madonna di Pietraquaria. A sud della città, in località Borgo Incile, la statua della Madonna dell’Incile veglia sull’infrastruttura idraulica grazie alla quale il principe Alessandro Torlonia a fine Ottocento riuscì a portare a compimento il prosciugamento del lago Fucino, opera monumentale avviata a suo tempo dall’imperatore romano Claudio attraverso una lunga galleria sotterranea – i cosiddetti Cunicoli di Claudio –, ancora oggi visitabili su prenotazione in determinate occasioni. È possibile ripercorrere tutta la storia di questo autentico capolavoro ingegneristico visitando ad Avezzano lo spazio espositivo denominato L'Aia dei Musei.

Abbandonato il fertile altopiano del Fucino dove vengono coltivate, tra le altre eccellenze, carote e patate IGP apprezzate in tutto il mondo, si pedala accompagnati dallo scorrere tortuoso del fiume Liri che si intreccia con la ferrovia Avezzano-Roccasecca, mirabile esempio di ingegneria ferroviaria caratterizzato dalla galleria elicoidale di Capistrello realizzata tra fine Ottocento ed i primi del Novecento. Poco distante dagli storici binari è possibile osservare lo sbocco dell’emissario di Claudio, già descritto in precedenza. Procedendo lungo la Valle Roveto, una delle più belle e suggestive vallate d’Abruzzo, splendidi castagneti si estendono sulle alture dei Monti Simbruini tra Canistro – dove si possono ammirare esemplari di oltre duecento anni, oltre a rinfrescarsi con la purissima acqua del Parco Sponga – Civitella Roveto, Morino – imperdibile una visita alla cascata Zompo Lo Schioppo, all'interno della riserva omonima – e San Vincenzo Valle Roveto, tutte località comprese nei Borghi Autentici d'Italia, ad esclusione di Canistro. Qui la regina del territorio è sicuramente la castagna Roscetta, chiamata così per via delle sue sfumature rossastre, inserita tra i 150 Prodotti Agroalimentari Tradizionali d’Abruzzo. Prima di entrare in Campania c’è ancora tempo per stupirsi davanti all’imponenza del Castello Piccolomini di Balsorano che domina il borgo, oggi dimora privata visitabile solo in particolari occasioni come le Giornate del FAI, ma in passato set di numerosi film di genere del cinema italiano.

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Arrivo a Francavilla al Mare dopo l'incanto della Costa dei Trabocchi
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Francavilla al Mare
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Veduta di Francavilla al Mare con il Convento Michetti, ph Regione Abruzzo
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Dopo aver toccato alcune regioni del Meridione, la carovana rosa tornerà in Abruzzo mercoledì 15 maggio per l’arrivo dell’undicesima tappa previsto sul lungomare di Francavilla al Mare, vivace cittadina balneare caratterizzata dal suo rinnovato e scenografico pontile, luogo di incontri e passeggiate romantiche al tramonto o al chiaro di luna, davanti al quale si staglia l’Auditorium Sirena. Qui, domenica 12 maggio, sarà ospitato l’evento Arriva il vento rosa dove tra grande letteratura, giornalismo sportivo e canzone d’autore si racconteranno le storie dei più grandi campioni del ciclismo, non solo abruzzesi.

Il percorso completamente pianeggiante sulla statale 16 costeggerà il litorale adriatico attraversando tutte le località balneari della provincia di Chieti, gran parte delle quali premiate ogni anno col vessillo della Bandiera Blu per la qualità dei servizi offerti e con la Bandiera Verde assegnata dall’associazione dei pediatri alle spiagge a misura di bambino. Numerose le riserve regionali e le aree protette visibili praticamente senza soluzione di continuità, dal Giardino botanico mediterraneo di San Salvo alle riserve regionali Marina di Vasto e Punta Aderci; dalla Lecceta di Torino di Sangro alla Grotta delle Farfalle tra Rocca San Giovanni e San Vito Chietino, fino ad arrivare a Ortona con Punta dell’Acquabella e Ripari di Giobbe. Giunti in città ci si potrà rifocillare con le gustosissime nevole, dolce tipico caratterizzato da un impasto di mosto cotto e forma arrotolata a cono.

Oltre agli aspetti naturalistici, solo in questo tratto del litorale abruzzese si possono ammirare i suggestivi trabocchi. Nati originariamente come macchine da pesca, oggi sono stati quasi tutti riconvertiti in ristoranti dove gustare i piatti della tradizionale cucina marinara d’Abruzzo, tra succulenti brodetti di pesce e fragranti fritture di paranza, magari accompagnati da un bicchiere di fresco Cerasuolo d’Abruzzo o da una bollicina autoctona come il Trabocco Spumante d’Abruzzo DOC. All’arrivo a Francavilla al Mare, invece, sarà d’obbligo addentare un saporito pomodoro a pera d’Abruzzo – magari servito su una bella fetta di pane casereccio condita con olio extravergine d’oliva e una fogliolina di basilico – oppure lasciarsi tentare da un cestino di profumatissime fragole, altra coltivazione tipica locale. Tra i luoghi storici e artistici da non perdere, a Fossacesia – cittadina balneare della Costa dei Trabocchi che ha dato i natali ad Alessandro Fantini, anche lui grande ciclista abruzzese di metà anni Cinquanta – c’è l’abbazia benedettina di San Giovanni in Venere con vista spettacolare sulla costa, mentre la marina di San Vito Chietino ospita i luoghi dannunziani narrati nel Trionfo della morte, dal Trabocco Turchino all’eremo dove il Vate soggiornò con la sua amata Barbara Leoni e dove il testo fu in parte materialmente scritto, compreso il promontorio da dove si può ammirare uno dei panorami più belli di tutta la costa. Fino ad Ortona, con il suo castello Aragonese a picco sul mare e la cattedrale a due passi dove riposano le spoglie dell’apostolo Tommaso, per giungere quindi a Francavilla al Mare, caratterizzata nella parte collinare dal Convento Michetti, buen retiro a fine Ottocento dei più importanti artisti e letterati d’Abruzzo – dal padrone di casa Francesco Paolo Michetti a Gabriele d’Annunzio, da Basilio Cascella a Edoardo Scarfoglio –, che qui si riunivano nel cosiddetto Cenacolo michettiano (o dannunziano), luogo di scambio culturale e condivisione di pensiero.

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Partenza da Martinsicuro per un arrivederci all'Abruzzo
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Martinsicuro
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Martinsicuro, Torre di Carlo V, ph Regione Abruzzo
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Infine, il giorno seguente, giovedì 16 maggio, con la partenza della tappa numero 12 da Martinsicuro a Fano, il Giro d’Italia saluterà l’Abruzzo dando appuntamento alla prossima edizione. I pochi chilometri da pedalare prima di lasciare il testimone alle Marche regaleranno comunque ancora scampoli di splendore grazie al sistema dunale del biotopo costiero presente nella frazione di Villa Rosa – un autentico angolo di paradiso dove l’uccello fratino trova riparo tra la rigogliosa flora spontanea che qui impreziosisce la spiaggia – e la suggestiva Torre di Carlo V all’interno della quale l’Antiquarium di Castrum Truentinum conserva reperti archeologici databili dalla fine dell’età del Bronzo al Medioevo, compresa la ricostruzione di una tomba longobarda. Per un ciclo-viaggio davvero dalle emozioni infinite.

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Ultimo aggiornamento

07/05/2024, 10:15

Pubblicato da Ivan Masciovecchio