Descrizione
Il rito solenne della perdonanza si rinnova all'Aquila ogni anno il 28 e 29 agosto. L'importanza straordinaria del rito della Perdonanza del'Aquila risiede nel messaggio di pace, solidarietà e riconciliazione che diffonde tra gli uomini.
Nel 2019 l'Unesco ha dichiarato La Perdonanza Celestiniana Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità che "costituisce un simbolo di riconciliazione, coesione sociale e integrazione. Riflette l'atto di perdono tra le comunità locali, promuovendo i valori di condivisione, ospitalità e fraternità. Inoltre, rafforza la comunicazione e le relazioni tra le generazioni creando un intenso coinvolgimento emotivo e culturale”.(D. Franceschini)
La Perdonanza ha inzio il 16 agosto con la staffetta del "Fuoco del Morrone" che ripercorre il tracciato del "Magnifico Corteo" che nel 1294 accompagnò l'eremita Pietro Angelerio da Sulmona all'Aquila per divenire Papa Celestino V. Una staffetta raccoglie in oltre 30 località dell'Abruzzo interno il testimone di questo cammino ormai tradizionale, che accende di luce tutte le comunità attraversate.
Al tramonto del sole i tedofori della Fiaccola del Fuoco si avviano dall' Eremo celestiniano di Sant'Onofrio al Morrone, noto per la spettacolare posizione, arroccato su una immane parete rocciosa, dove Pietro Angelerio si stabilì nel 1293 ma vi rimase solo un anno, fino al giorno in cui tra queste mura, mentre osservava il digiuno penitenziale in onore della Vergine Assunta e di San Pietro, frà Pietro fu raggiunto dalla notizia della sua elezione al papato.
La fiaccola ogni anno accende simbolicamente il braciere sul tripode aquilano che tiene viva la fiamma durante tutta la Festa della Perdonanza Celestiniana.
Pietro Angelerio, anacoreta, scortato da re Carlo II d’Angiò e suo figlio Carlo Martello, abbandonò l'eremo di Sant’Onofrio al Morrone per essere incoronato Papa col nome di Celestino V il 29 agosto del 1924. La stessa sera concesse l'indulgenza plenaria ai fedeli. Da allora, il 28 e il 29 agosto di ogni anno a L’Aquila si rinnova il rito solenne della Perdonanza grazie al quale quanti confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, festa di san Giovanni Battista, avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena, concessione riservata fino ad allora solo ai più ricchi in cambio di consistenti elemosine o ai crociati in procinto di partire per la Terra Santa.
L'indulgenza concessa da Papa Celestino V fu formalizzata in una bolla concessa alla Città dell'Aquila, a seguito della quale viene aperta la Porta Santa della Basilica il 29 agosto di ogni anno.
La pergamena è conservata nella cappella blindata della Torre del Palazzo Civico e viene esposta per un intero giorno in occasione della Perdonanza. Nel 1327 la cerimonia divenne ancora più sentita con la traslazione delle spoglie del Papa eremita nella Basilica di Collemaggio, fatta edificare, secondo la tradizione, dall'eremita Pietro Angelerio da Morrone, che qui fu incoronato papa il 29 agosto del 1294 con il nome di Celestino V. Il santo monaco avrebbe ricevuto la richiesta di innalzare sul posto una chiesa in onore della Vergine Maria dalla Vergine stessa, apparsagli in una sosta sul luogo detto "Collemadio", nel 1275, mentre il frate si recava al Concilio di Lione in Francia. Collemaggio è il monumento simbolo del capoluogo abruzzese, dalla straordinaria facciata interamente rivestita in pietra locale bianca e rosa e il raffinatissimo rosone con i trafori di foglie d'acanto che ricordano le trine del tombolo abruzzese.
Il corteo della Bolla ogni 28 agosto accompagna il trasferimento della Bolla da Palazzo Margherita, sede del Comune, alla basilica di Santa Maria di Collemaggio. E' formato da autorità civili e religiose, dame e cavalieri in costume d’epoca, circa mille figuranti, dei rappresentanti dei castelli che contribuirono alla fondazione della città, ciascuno con il proprio gonfalone di riconoscimento, dei Quarti e di gruppi legati alla storia medievale aquilana. La Dama della Bolla regge il cuscino su cui è posato il fodero che fino al 1997, conservava la pergamena con l’indulgenza, il Giovin Signore reca in mano un ramo di ulivo con cui, il Cardinale designato dalla Santa Sede batte per tre volte sul portale dando il via alla celebrazione, la Dama della Croce, reca una croce adagiata su un cuscino omaggio della Città al Cardinale designato. La sera del 29 agosto, dopo la chiusura della Porta Santa, la bolla torna al Palazzo Civico accompagnata da un corteo.
"Dal cammino del perdono ai grandi eventi popolari, L’Aquila accoglie la 730ª Perdonanza Celestiniana, un viaggio di amicizia e di comunità per ritrovarsi insieme.
Da 730 anni, la Perdonanza Celestiniana celebra il solenne rito che consente di varcare la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila, offrendo l’indulgenza plenaria in un atto di profonda intimità e, allo stesso tempo, partecipazione collettiva.
Questo rito rappresenta una significativa occasione di riconciliazione e rinnovamento per una comunità che, negli ultimi anni, ha ritrovato in sé la forza per illuminare i propri luoghi con una luce rinnovata. Dal 23 al 30 Agosto, L’Aquila diventa il palcoscenico internazionale della cultura con la celebrazione della 730ª Perdonanza Celestiniana.
La settimana sarà animata da eventi imperdibili: concerti, spettacoli e rievocazioni storiche arricchiranno la città e attrarranno visitatori da tutto il mondo."
Programma 2024 dal 23 al 30 agosto 2024