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La "strada del brodetto"

Data:

09 agosto 2022

Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Enogastronomia
Immagine pagina fb "Città del Vasto"

Descrizione

L'antica via Costa Contina che collegava il centro storico di Vasto alla Marina, percorsa ogni giorno da ortolani e pescatori, diventa un percorso pedonale che offre scorci spettacolari.

Il percorso, di valenza storica naturalistica e paesaggistica, immersa nel verde, dotata di un moderno impianto di illuminazione, di panchine per la sosta e rastrelliere per le bici, lungo quasi ottocento metri, che tocca la Loggia Amblingh, Fonte Nuova, Madonna della Neve fino ad arrivare a Vasto Marina, è stato inaugurato e reso fruibile dopo un prezioso progetto di recupero e di adeguamento dell'antica via, denominata "del Brodetto" e ripercorre la strada vicinale attraversata dai pescatori che, dalla Marina arrivavano a Piazza del Popolo per la vendita del pescato, trasportato nei "panari", grandi ceste di vimini e dagli ortolani che trasportavano con l'aiuto degli asini la loro mercanzia. Lungo il percorso spesso gli uomini del mare e gli uomini della terra si incontravano per fruttuosi scambi di mercanzie: i frutti dell'orto in cambio dei frutti del mare, l'antica pratica del baratto che diede vita ad uno dei piatti più prelibati dell'enogastromia vastese: il brodetto, la famosa zuppa di pesce di Vasto piatto principe delle degustazioni sui trabocchi della cucina marinara abruzzese, colorato di pomodoro fresco, peperone, aglio e prezzemolo, che nasce per utilizzare tutta la minutaglia di piccoli ed eterogenei pesci che costituivano “la scafetta”, il cesto di pesce che il pescatore poteva far proprio.

La ricetta del “Brodetto alla Vastese” in dialetto “Lu vrudatte a la uastareule” nel 2019 è stata depositata presso uno studio notarile di Lanciano in base alla documentazione inviata e la liberatoria di Pino Jubatti, autore del disciplinare, dal Consiglio di Presidenza dell'Accademia Italiana della Cucina su proposta della Delegazione di Vasto. La ricetta prevede l'utilizzo di merluzzo, triglia, sogliola, gallinella, razza, calamari, cicale, tracina, scorfano, suacia, pescatrice, cozze, vongole, con tempi diversi di cottura secondo il loro grado di consistenza, pomodorini, peperone rosso dolce, peroncino piccante, aglio, prezzemolo, basilico, olio d’oliva e sale cucinato e servito nella “tijelle”, il tegame di terracotta,  in modo che una volta servito, conservi ancora il bollore.

Titolo del Paragrafo
Tra vedute spettacolari lungo le vie degli antichi orti verso Vasto Marina
Immagine Paragrafo
costa contina via del brodetto alla vastese
Credits Immagine Paragrafo
Immagine pagina fb "Città del Vasto"
Descrizione Paragrafo

All'inizio del percorso si possono ammirare i resti della piccola chiesa rurale della "Madonna della neve" o "Maria SS della Neve" alla quale ogni "Urtulàne" (ortolano) rivolgeva le sue preghiere, lungo gli aranceti e gli orti rigogliosi dove si coltivavano varietà autoctone oggi scomparse. La pala d'altare si trova, a seguito della frana del 1816 che distrusse parzialmente la piccola chiesa rupestre e la fontana adiacente,  presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, dove si conserva la preziosa reliquia di una spina della corona di Cristo e dove permane la tradizione di festeggiare la Vergine il 5 agosto, giorno scelto, non a caso per l'inaugurazione del percorso presso la Fonte Nuova ricostruita nel 1849, utilizzando le acque delle vicine sorgente. Lungo il percorso a tratti compare il Golfo di Vasto, in tutta la sua bellezza, mentre è possibile ammirare dal basso il centro storico, dalla storia millenaria, arroccato su un’altura che domina il golfo. A breve sarà realizzato un sentiero per raggiungere in breve tempo il Monumento Alla Bagnante, nota come Sirenetta, opera fusa in bronzo si erge dal 1979 sullo scoglio di Scaramuzza, realizzata dallo scultore abruzzese Aldo D'Adamo.

Ultimo aggiornamento

24/07/2023, 17:48

Pubblicato da Laura Toppeta