Magazine

Ventricina del Vastese - Presidio Slow Food

Il salame italiano che ha vinto più campionati nazionali

Data:

21 luglio 2023

Tempo di lettura:

3 min

Argomenti
  • Enogastronomia
  • Prodotti tipici
  • Presidi Slow Food
Ventricina del Vastese - Presidio Slow Food, ph Regione Abruzzo

Descrizione

La Ventricina del Vastese (vescica, murtatell, panza, miscica o muletta) è la regina degli insaccati nostrani, che da sola condensa, spiega e rappresenta un ampio e articolato territorio, il “Vastese” (Chieti).

Viene prodotta nella provincia di Chieti, nelle zone collinari e pedemontane del medio e alto vastese fra i fiumi Trigno e Osento. 

Ha sapore soavemente piccante e aroma fragrante e caratteristico derivante dalla speziatura e dalla stagionatura. A volte si avvertono note agrumate che derivano dall’abitudine di lavare le vesciche per l’insacco in acqua insaporita da arance o limoni. Al taglio presenta una grana disomogenea (si distinguono i diversi pezzi di carne che compongono l’impasto), di colore rosso arancio diffuso anche intorno ai pezzi di grasso. É un salume crudo di grosso calibro e di grana grande, dalla caratteristica forma a palla o subovoidale, che di solito ha un peso che varia a seconda delle diverse pezzature e del tipo di budello utilizzato, tra 1 e 2,5 kg, ma non mancano esemplari che arrivano ai 4 kg. La superficie esterna si presenta asciutta, eventualmente ricoperta da una diffusa piumatura naturale bianca o con venature di peperone trito. Si consuma dopo sette, otto mesi. Si mangia cruda affettata a coltello, ma viene utilizzata anche per il ragù.

 
Titolo del Paragrafo
Un vero campione del gusto
Immagine Paragrafo
Ventricina del Vastese
Credits Immagine Paragrafo
Ph Terre dei Trabocchi
Descrizione Paragrafo

Si ottiene dalla lavorazione di carni fresche e scelte di suino provenienti da razze autoctone o di suino pesante, con presenza equilibrata di grasso nelle carni. É ottenuta dalle parti più nobili del maiale (prosciutti, spalle, lombi, pancette), con un rapporto del 70% di magro e 30% di grasso (tagliate rigorosamente a punta di coltello per evitare la smelmatura dei grassi), alle quali si aggiunge un trito al mortaio di peperoni secchi, sia dolci che piccanti, finocchietto selvatico e talvolta pepe. L’unico conservante ammesso è il sale infatti, ottenuto l’impasto, si esegue la salatura con prodotto non iodato, nella misura di 28-32 g per chilo di carne, e quindi la speziatura. Per l’insaccatura viene utilizzata la vescica oppure la cosiddetta “muletta” o budello cieco. L’insaccato viene legato con spago di medio e grosso calibro a “briglia doppia”, sostituibile dalla rete per gli alimenti e appeso per la maturazione/stagionatura in ambienti freschi per almeno 90 giorni. Solo dal cinquantesimo giorno può essere spalmata di strutto per evitare cali di peso e per preservarne la morbidezza.

La ventricina del Vastese è il salame italiano che ha vinto più campionati nazionali del salame. Un tempo, si usavano i maiali neri o rossi, oggi si acquistano le razze bianche più comuni e ogni famiglia le tagliava solo nei momenti importanti come  la mietitura e la vendemmia.

In agosto viene celebrata con l'evento Ventricine&Bollicine d’Abruzzo a Scerni (CH)

Secondo il disciplinare proposto dal Consorzio di tutela e dall’Accademia della Ventricina, registrato unitamente al marchio collettivo comunitario dalla Camera di Commercio di Chieti, i suini per la “ventricina del vastese” devono provenire dalla zona di produzione o da zone strettamente limitrofe per gli animali di età inferiore a 50 giorni. La loro alimentazione è rigidamente controllata e prevede un apporto equilibrato di mais, favino, orzo, frumento, avena e cereali minori, non geneticamente modificati. Fa parte di: Presidio Slow Food, Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Etichetta

  • Presidi slow food
  • Salumi

Destinazioni correlate

Ultimo aggiornamento

22/05/2024, 10:49

Pubblicato da Laura Toppeta