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Zone umide d'Abruzzo: un ponte tra terra e mare

Minuscole onde circolari posavano l’acqua del lago sulla riva, come spedite, lì, da lontano (A. Baricco)

Data:

31 gennaio 2024

Tempo di lettura:

6 min

Argomenti
  • Oasi naturalistiche
  • Riserve Naturali
  • Laghi
Lago di Barrea

Descrizione

"Milioni di uccelli acquatici migratori come aironi, spatole e fenicotteri fanno affidamento sulle zone umide per l’alimentazione, la riproduzione e il riposo, e molte specie migratorie di pesci, tartarughe e alcune specie di delfini dipendono dalle zone umide per la loro sopravvivenza" (Amy Fraenkel, Segretaria esecutiva della Convenzione sulle specie migratorie - Cms)

Sviluppo sostenibile e conservazione delle biodiversità: le Zone umide sono gli habitat che collegano terra e mare come lagune, stagni, laghi, paludi, risorgive, fondamentali per la salvaguardia del pianeta.

La Convenzione sulle Zone Umide, fu firmata nel 1971 nella città iraniana di Ramsar, sul Mar Caspio e si pone come obiettivo la tutela internazionale delle zone umide mediante la loro individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell'avifauna, e la messa in atto di programmi che ne consentano la conservazione.

La Convenzione identifica le più importanti aree umide mondiali definenole come “paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, incluse quelle fasce marine costiere la cui profondità, in condizioni di bassa marea, non superi i 6 m. I siti con tali caratteristiche possono essere inclusi nella “lista delle zone umide di importanza internazionale“.

Le zone umide rappresentano "i serbatoi di carbonio più efficaci sulla Terra, immagazzinandone il doppio rispetto a quello assorbito da tutte le foreste”, limitano le emissioni di gas serra, contengono le piogge in eccesso, sono argini naturali contro il pericolo di inondazioni, grado di assorbire anche le piogge in eccesso arginando il pericolo inondazioni, rappresentano habitat affascinanti, forniscono importanti riserve alimentari, come pesce o riso, sono una fondamentale riserva di acqua dolce utilizzata per le coltivazioni.

Fondamentale è l'importanza delle zone umide come "regolatrici" di vita, considerate beni paesaggistici da proteggere e tutelare. In Italia sono circa 56 le zone umide riconosciute, in Abruzzo la Zona Umida del lago di Barrea, bacino artificiale realizzato nel 1951 per produrre energia idroelettrica, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è la zona umida ritenuta di importanza internazionale e dal 1977 è entrata a far parte della lista delle aree previste dalla Convenzione di Ramsar. Ne ha la gestione e la competenza l'Ente autonomo Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, con sede a Pescasseroli

Nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo e tra le vette incontaminate dell’Appennino, il Lago di Barrea su cui affacciano tre deliziosi borghi: Barrea, Villetta Barrea e Civitella Alfedena, è popolato da piccoli esseri acquatici che filtrano l'acqua rendendola chiara e arricchendola d'ossigeno, la vegetazione è quella tipica delle zone paludose con un esteso canneto, salici, dove vive il rarissimo Osmoderma eremita, cerri e il raro pino nero. Nel lago vivono la scardola, la carpa comune, la tinca, il carassio e il carassio aurato, il barbo comune, il cavedano, l'alborella meridionale, il persico reale, la trota di lago, il persico reale. Il lago è zona di sosta per uccelli migratori come lo svasso maggiore, il tuffetto, germano reale, alzavola, fischione, moriglione, folaga. Vi nidificano l'airone cenerino, germano reale, gallinella d'acqua e qualche coppia di tuffetto. Orso, cervo, lupo, il raro pipistrello Vespertilio di Daubenton e il rospo comune ne frequentano le acque. All’interno di un vecchio mulino della seconda metà del 1400, si sviluppa il Museo dell'Acqua che racconta la storia dell'elemento che ha creato la vita e del suo ciclo e la straordinaria varietà di esseri che popolano le acque del Sangro.

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Dove sostano gli uccelli migratori
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Oasi di Serranella
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Oasi di Serranella, ph Remigio di Muzio
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Tra le aree umide del sistema WWF, sono presenti in Abruzzo la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Lago di Penne” e la Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF “Lago di Serranella”. 

L'Oasi WWF “Lago di Serranella”  si trova all'interno di un Sito d'Importanza Comunitaria ed è una delle aree più importanti per la sosta degli uccelli migratori. L' estensione dell'Oasi è di 500 ettari e il suo bacino è compreso tra i comuni di Altino, Casoli e Sant’Eusanio del Sangro. E’ Riserva Naturale Protetta Regionale dal 1990. Al suo interno vi è il Lago di Serranella. L’invaso, situato nei pressi della confluenza fra i fiumi Sangro ed Aventino è una palude ricca di vita, classificata come "zona umida" ossia un habitat che collega terra e mare con una copiosa vegetazione acquatica. La vegetazione è quella tipica delle zone paludose con un esteso canneto e varie specie di tifa tra le quali anche la rara tifa minima e la tifa di Laxmann.

La fauna è essenzialmente rappresentata da un elevato numero di uccelli, anche migratori. Qui vivono l’airone bianco maggiore, la cicogna nera, il fenicottero falco pescatore, la gru, il pignattaio, il cormorano e il codone, che è il simbolo della Riserva. Nel periodo delle migrazioni è possibile osservare: anatre, folaghe e trampolieri. Tra i mammiferi la volpe, il tasso, la faina e il moscardino risultano comuni. Negli ultimi anni viene osservato anche il capriolo. La fauna ittica è rappresentata da diverse specie  come la tinca, la carpa, l’anguilla, il barbo, il cadevano e il cobite.  

All’interno vi sono percorsi natura ed escursionistici, aree di sosta, centro visite, giardino naturalistico. Nei pressi del Centro visite sono situate le aree faunistiche delle testuggini terrestri e palustri e l'area faunistica delle anatre con funzioni educative. E' in fase di realizzazione un orto botanico con le specie vegetali più rappresentative degli ambienti mediterranei ed acquatici ed una sezione dedicata alle varietà locali arboree, il giardino di Pomona. Vicino ai bordi dell'invaso è stato ricostruito un ambiente rurale con un pagliaio, un piccolo vivaio, l'orto medioevale, il semenzaio e la rola. Nella stessa area vengono annualmente messi a coltivare orti didattici ad opera delle scuole.

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Il lago di Penne
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lago di Penne
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Lago di Penne, ph Silvana Marrone
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L’ambiente della Riserva Naturale Lago di Penne è caratterizzato  da vegetazione tipica delle aree umide come farfaraccio, equiseto, giunco,carice, con le tipiche specie arboree come salici e pioppi. Tra gli arbusti prevalgono il ginepro, il prugnolo, la fusaria, l’agazzino e il carpino orientale. La Riserva è stata istituita nel 1987. 

Nel suo territorio ricade l'area del Lago di Penne, bacino artificiale costruito nel 1965 sbarrando il fiume Tavo con una diga a terrapieno alta 30 m., luogo ideale per una gita in canoa canadese o una escursione in Mountain Bike.  Al suo interno troviamo il Centro di educazione ambientale, l'orto botanico, il Museo Naturalistico,  l' Area Faunistica dei lupi Ibridi, aree pic nic. Uno dei momenti più interessanti è la visita al giardino delle farfalle. 

La fauna è caratterizzata dalla presenza di molte specie di uccelli: la Nitticora,che è anche il simbolo della riserva naturale, l'airone rosso e il falco pescatore oltre a numerosissime altre specie stanziali e migratrici. Tra i mammiferi sono presenti nella Riserva la Faina, la Puzzola ,la Donnola,il Tasso,la Volpe, lo Scoiattolo e il Cinghiale. Sporadicamente compaiono anche il Lupo e il Gatto selvatico. Nelle acque del lago vivono Cavedani, Persici Reali, Carassi, Lucci e Carpe. E' possibile noleggiare le bici o prenotare una escursione in canoa accompagnati dalle Guide della Scuola di Escursionismo Naturalistico. Si può inoltre approfittare dell'occasione per fare un giro nel Labyrinth Bike Park o accedere al Parco Avventura Bosco Collalto. Dal Lago si accede ad una rete sentieristica che in continuità porta a Valle d'Angri, Monte Bertona, Voltigno, Campo Imperatore, vero e proprio paradiso di camminatori e ciclisti.

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World Wetlands Day 2024
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World Wetlands Day 2024 - Serranella
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World Wetlands Day 2024 - Serranella
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Il 2 febbraio 2024 si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide – World Wetlands Day https://www.worldwetlandsday.org/ dedicata a lagune, stagni, laghi e paludi.

La campagna 2024 sottolinea l'urgenza di agire per preservare e ripristinare questi ecosistemi ricchi di biodiversità che sono alla base del benessere umano.

World Wetlands Day 2024 - Serranella 2-4 febbraio

Etichetta

  • Fauna
  • Natura

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Ultimo aggiornamento

31/01/2024, 10:10

Pubblicato da Laura Toppeta