Il prodotto: il Marrone di Valle Castellana, dalla polpa particolarmente gradevole, segue metodi di coltivazione esclusivamente “biologici”.
Appartiene al gruppo del marrone fiorentino, del quale conserva le caratteristiche tipiche e presenta dimensioni molto variabili.
Dove si produce: nel territorio del comune di Valle Castellana (Te)
Come si prepara: il frutto viene stabilizzato con immersione in acqua per circa sei giorni, poi lo si asciuga in modo da poterlo commercializzare nei mesi che seguono.
Come gustarlo: il marrone è tradizionalmente assoporato dopo la cottura sulla brace, accompagnato dal vino novello, ma è utilizzato anche come farina per l'impasto di dolci o pasta casalinga, per secondi piatti a base di carne e zuppe di legumi spesso accompagnate da funghi, per le marmellate o conservato dopo la glassatura per essere utilizzato come dessert.
Storia: la cura dei castagneti e la raccolta dei loro frutti è una pratica di cui si ha testimonianza in zona sin dal XIII secolo, come affermano il Palma (in Storia ecclesiastica e Civile, 1834) e il Lattanzi (in Appunti Storici su Valle Castellana, 1955), che raccontano come tale coltivazione fosse una pratica molto diffusa nel territorio. La formazione delle “ricciaie” e la “curatura” delle castagne sono pratiche utilizzate fin da allora per prolungare nel tempo la conservazione del prodotto, che era alla base dell’alimentazione popolare.
Fa parte di: Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT)
L.T. 10-09-2020