Il prodotto: Il miele di Tornareccio, pluripremiato, può essere definito “l’emblema della biodiversità”.
I mieli di Tornareccio, capitale abruzzese del miele, sono raccolti anche in alta montagna, in aree boschive incontaminate. Tante sono le varietà: l’acacia, liquido e piacevolmente dolce, la sulla (rambalupine), storica coltivazione del luogo dal sapore delicato, il ciliegio, l'alianto, la marruca, la melata di bosco.. Nel 2020 si è aggiudicato la medaglia di platino al London Honey Award, il premio internazionale dedicato ai mieli di qualità con il miele di arancio.
Dove si produce: a Tornareccio (Ch)
Come si prepara: gli apicoltori nomadi di Tornareccio raccolgono nettare di acacia, sulla e millefiori, in Abruzzo, in alta montagna, ma anche in Molise, Marche, Puglia, Basilicata e Lazio. Il nomadismo nella raccolta, la storica conoscenza delle api, la mancanza di pastorizzazione e dunque la conservazione delle proprietà organolettiche e la simbiosi degli operatori con la natura ha reso i mieli di Tornareccio famosi per la varietà e la qualità.
Storia: le prime famiglie di apicoltori a Tornareccio sono presenti già alla fine dell’Ottocento. Dal secondo dopoguerra, l’apicoltura diventa una professione per un numero sempre crescente di persone.
Eventi: Tornareccio Regina di Miele a Settembre, rassegna degli apicoltori abruzzesi e non solo. Nel 2019 vi hanno partecipato oltre 10000 persone. Seguitissimi i corsi di analisi sensoriale, concerti, visite guidate ai mosaici, cooking show, ristorazione, street food. Tra i partner la Regione Abruzzo, l’associazione Ambasciatori dei Mieli, le Città del Miele, Slow Food Abruzzo Molise, il consorzio Qualità Abruzzo.
Fa parte di: Comunità Slow Food degli Apicoltori Nomadi di Tornareccio.
L.T. 15-07-2020