Il prodotto: il termine dialettale "nnuje" che indica questo salume deriva dal francese andouille (salsicciotto di trippa).
E' una via di mezzo tra la salsiccia e il salamino, preparato con trippa di maiale e pancetta salata, con rosmarino, alloro, buccia d’arancia, aglio, peperoncino abbondante.
Come si prepara: tagliando a fette sottili la trippa, precedentemente pulita e lessata, e la pancetta. Si tritano finemente gli aromi, si aggiunge sale e abbondante peperoncino tritato, e si amalgama il tutto fino a ottenere un impasto omogeneo. In ultimo, questo viene insaccato in budelli di maiale di 10-15 centimetri legati all’estremo superiore con uno spago, mentre la parte inferiore del budello rimane aperta in modo da consentirne lo spurgo. Le ‘nnuje’ vengono appese tradizionalmente per 4-5 giorni vicino al camino per una adeguata asciugatura e consumate non prima di sei giorni.
Dove si produce: è un salume tipico di Teramo e dei comuni limitrofi, in particolare delle valli del Fino e del Vomano.
Come gustarlo: si consuma fresco, arrosto o in padella coperte con acqua abbondante, vino, preferibilmente bianco e olio. Si lasciano sul fuoco sino alla rosolatura e vanno servite calde.
Curiosità: diverse preparazioni del teramano hanno risentito (come in genere l’Abruzzo) del dominio dei Borboni e dei francesi, di cui sono ancora evidenti diverse testimonianze, non solo in cucina.
Fa parte di: Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT)