Il lago di Capodacqua sorge nell’omonima frazione di Capestrano, alle pendici del monte Scafarano, a circa 340mt sul livello del mare: qui si trova questo magnifico bacino artificiale.
E’ Incluso tra le dieci perle dei fondali d’Italia per la qualità assolutamente superlativa delle sue acque, numerose infatti sono le sorgenti naturali che immettono all’interno del bacino continui flussi di aria fresca ed estremamente cristallina che confluiscono a valle nel Tirino.
Ma perché questo specchio d’acqua viene chiamato “Atlantide d’Abruzzo“?
Sub e appassionati da tutto il mondo ogni anno giungono da queste parti per immergersi e quello che si trovano davanti è un assoluto spettacolo.
All’interno del lago, infatti, sono ancora oggi presenti e perfettamente conservati due mulini e un colorificio costruiti in prossimità della sorgente di Capo D’Acqua. Il colorificio è addirittura tutt’ora visibile in superficie.
Il colore limpidissimo crea, insieme a questi manufatti sommersi, un luogo assolutamente magico e carico di mistero.
Anche i viottoli antichi, il selciato, sono perfettamente intatti e conservati. Incredibile pensare che quei vicoli venivano percorsi da mercanti e contadini quotidianamente.
Inutile dire che, oltre al fascino, si tratta di un luogo ricco di storia: qui pare siano sorti i primi insediamenti, già in età normanna, che poi diedero vita a Capestrano stessa. Quest’ultima è nota soprattutto per il Guerriero e la sua dama (IV sec a.C.), rinvenuti in queste zone nel 1934 e oggi conservati nel museo archeologico d’Abruzzo di Chieti.
Il perché di questo affascinante mondo subacqueo è presto detto. Nel 1965 fu deciso di sbarrare il corso superiore del fiume Tirino andando così a creare una diga.
Vi consigliamo di contattare le preposte associazioni per poter effettuare le immersioni; purtroppo dal piano strada è difficile vedere quanto descritto, il sito si presenta chiuso e recintato.
foto Drone MaxD’Alessio