Il territorio Casauriense raggruppa quei territori dell’alta Val Pescara che confinano ad ovest con le Gole di Tre Monti, zona di rilevanza naturalistica (qui si incontrano il Parco nazionale della Majella e quello del Gran Sasso e Monti della Laga) e importante via di comunicazione tra l’Abruzzo costiero e quello montano.
Qui proprio lo sbarramento delle montagne e l’apertura della gola fanno sì che si creino dei venti permanenti e costanti (sfruttati anche per produrre energia elettrica pulita con le torri eoliche), che rendono il clima favorevole all’agricoltura, soprattutto quella di qualità e biologica che viene portata avanti da molte aziende agricole presenti sul territorio, con prodotti apprezzati in tutto il mondo.
IN FOTO – Le Gole di Tre Monti, sulla sinistra la catena del Morrone con il Monte Rotondo (1731m), sulla desta il Monte Roccatagliata (988m), in primo piano Tocco da Casauria circondato da uliveti e vigneti.
Le numerose aziende dell’area, oltre ad occuparsi della produzione di questi ottimi prodotti, si occupano di turismo esperienziale per far conoscere al visitatore un determinato territorio a 360°: le proposte sono molteplici, dalle visite e degustazioni in cantina e nei vigneti, al trekking tra gli olivi con degustazione guidata degli oli che è sicuramente una delle più interessanti a cui partecipare.
IN FOTO – Momento di degustazione degli oli dopo aver fatto il trekking tra gli olivi secolari di cultivar Toccolana
Un esempio è Tocco da Casauria, territorio vocato all’olivicoltura con la sua cultivar Toccolana o Police, varietà autoctona presente in questa zona da migliaia di anni, in cui gli ulivi secolari sono diventati veri monumenti naturali.
IN FOTO – Piante di cultivar Toccolana
Nei secoli gli alberi di Toccolana si sono adattati all’ambiente naturale e hanno prosperato. Gli olivi si sono adattati al clima, alle raffiche di vento, alla siccità estiva e alla povertà del terreno caratterizzato prevalentemente da tufo, ma sono stati modellati come opere d’arte uniche che esprimono sentimenti…la calma, la forza, la tenacia, la passione.
Guidati da questi sentimenti, dall’antichità ad oggi, gli olivicoltori Toccolani producono un olio extravergine di oliva raffinato ed elegante, che al gusto esprime un fruttato di erba verde medio, con sentori di cardo e carciofo, che si uniscono a una nota sorprendente di mandorla; mediamente amaro e piccante.
Per quanto riguarda la viticoltura, l’area Casauriense risulta molto importante: qui venne coltivato inizialmente il vitigno di Montepulciano; si ha notizia di produzione e commercializzazione di “vino Montepulciano” fin dal 1821 nell’alta vallata del Pescara, presumibilmente nella zona di Tocco da Casauria e Bolognano, dove risiedeva la famiglia Guelfi.
IN FOTO – Filari di Montepulciano in località Ceppeto di Tocco da Casauria con lo sfondo delle cime della Majella
Tale affermazione è documentata da un rarissimo documento manoscritto di proprietà dell’arch. Tommaso Camplone.
Successivamente questo vitigno si diffuse in tutta la regione e la produzione di Montepulciano d’Abruzzo DOC ora è consentita nelle province di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.
Nell’alta Val Pescara è rimasta ben radicata la produzione di vino: sono presenti molte cantine e aziende agricole che si fanno conoscere non solo per gli elevati standard di qualità, ma anche per il saper raccontare il proprio territorio nelle sue varie sfaccettature che si ripropongono ovviamente nelle produzioni.
IN FOTO – Montepulciano allevato a tendone, sullo sfondo le montagne del Morrone
Non a caso Tocco da Casauria fa parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che si pone come obiettivi la valorizzazione e tutela di questo storico patrimonio che è il paesaggio olivicolo, e fa parte anche delle Città del Vino.
Recitava così nel 1876 Antonio Stoppani nel suo libro “IL BEL PAESE”, dopo aver visitato per lavoro questo territorio:
“Vino che è un’ambrosia, olio che è una dolcezza, maccheroni conditi con salsa di pomodoro che sono un desio; le son cose che bisogna andare a Tocco per gustarle”.